Mediobanca è al centro dell’attenzione degli investitori dopo il recente calo delle azioni, che hanno registrato un tonfo del -6,8%. L’ingresso di Monte dei Paschi di Siena (MPS) nel suo capitale con l’OPAS ha cambiato gli equilibri, e ora si attende con grande interesse la nomina dei nuovi vertici. Nel frattempo, un importante player di Wall Street fa una mossa strategica rilevante sul titolo, puntando a un ruolo decisivo nel rilancio di Piazzetta Cuccia.
Cosa è successo
Dalla Consob è emersa la partecipazione potenziale del colosso Goldman Sachs nel capitale di Mediobanca, che raggiunge il 6,647% complessivo tramite Goldman Sachs International e quattro società controllate. Questa quota, comunicata ufficialmente martedì 30 settembre 2025, comprende diritti di voto su azioni, contratti di prestito titoli e contratti Swap con scadenze tra ottobre 2025 e settembre 2035.
Nel frattempo, nel clima di grande attesa per il futuro manageriale di Mediobanca, spiccano i nomi candidati alla presidenza e alla CEO. Vittorio Grilli, attuale capo della divisione EMEA di JP Morgan ed ex ministro dell’Economia, è considerato un forte candidato alla presidenza della banca. Per il ruolo di amministratore delegato, Alessandro Melzi d’Eril, CEO di Anima, sembra guadagnare terreno rispetto ad altri nomi come Riccardo Mulone (UBS), Francesco Pascuzzi (Goldman Sachs) e Giorgio Concini (PIMCO).
Perché è importante
La mossa di Goldman Sachs segna un importante segnale di fiducia nel progetto di integrazione con MPS e nelle prospettive future di Mediobanca. La partecipazione significativa di un colosso finanziario di Wall Street rafforza la credibilità e può sostenere il titolo in un momento di volatilità, in cui il titolo ha perso oltre il 10% negli ultimi giorni.
Le scelte manageriali che verranno confermate nei prossimi giorni saranno cruciali per definire la strategia futura: un focus più marcato sul wealth management o sull’investment banking potrebbe indirizzare il gruppo verso scenari molto diversi. Nonostante il recente calo, sul lungo termine il titolo Mediobanca mantiene un trend positivo, con un rialzo del 22,8% dall’inizio del 2025.
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