Grazie in gran parte alla domanda degli investitori che optano per gli ETF sull’oro, il metallo giallo è uno degli asset più interessanti di quest’anno.
Tuttavia, come qualsiasi altro titolo, neanche l’oro si muove in linea retta. Lunedì il maggiore ETF al mondo sull’oro si è mosso del 6,39% al di sotto del suo massimo a 52 settimane, dopo essere stato scambiato leggermente al ribasso la scorsa settimana.
Ci sono due cose interessanti da considerare: in primo luogo, la scorsa settimana gli ETF sull’oro sono scesi pur nel mezzo di una vivace dinamica di copertura delle posizioni corte; in secondo luogo, c’è un enorme quantità di posizioni scoperte concentrate su alcuni dei principali ETF sull’oro.
In particolare, tre fondi a tema “nell’ultima settimana sono entrati nella classifica dei primi dieci ETF con la maggiore copertura degli short, grazie a 160 milioni di dollari di nuovi acquisti di copertura. Il +28% dell’oro da inizio anno e il raggiungimento del massimo da inizio anno all’inizio di agosto potrebbero spingere alcuni venditori allo scoperto degli ETF sull’oro a uscire dalle loro posizioni”, secondo la ricerca di S3 Partners.
Ecco quali sono questi tre ETF:
VanEck Vectors Gold Miners ETF (GDX)
Con un aumento di quasi il 40% quest’anno, il VanEck Vectors Gold Miners ETF (NYSE:GDX) sta castigando i trader ribassisti. La scorsa settimana le principali aziende di estrazione dell’oro hanno resistito al calo della materia prima, salendo dell’1,34% sulla notizia che Berkshire Hathaway di Warren Buffett (NYSE:BRK-B) ha acquisito una partecipazione in Barrick Gold (NYSE:GOLD). Barrick è il secondo maggior componente di GDX, con un peso di poco superiore al 12%.
Secondo gli analisti di S3, la scorsa settimana sono stati coperti oltre 90 milioni di dollari di posizioni scoperte in GDX, ma gli short interest come percentuale del flottante dell’ETF sono ancora vicini al 10% e hanno un valore di 1,76 miliardi di dollari, il ché significa che ci vorrà ancora del tempo per coprire gli short.
SPDR Gold Shares (GLD)
L’SPDR Gold Shares (NYSE:GLD) è il maggior ETF sull’oro sostenuto dal metallo fisico nonché uno dei preferiti dai trader professionisti su entrambi i lati dello spettro rialzista/ribassista, grazie alla robusta liquidità e agli spread ridotti.
La scorsa settimana i trader hanno coperto quasi 30 milioni di dollari di posizioni corte su GLD, ma ci sono ancora 2,62 miliardi di dollari di posizioni corte sull’ETF, pari al 3,37% del flottante del fondo, come osserva S3. Come nel caso di GDX, è probabile che i trader ribassisti impiegheranno settimane per chiudere gli short su GLD.
iShares Gold Trust (IAU)
La scorsa settimana i trader hanno coperto un’esposizione ribassista per quasi 40 milioni di dollari nell’iShares Gold Trust (NYSE:IAU), riducendo le posizioni corte nell’ETF per 93,57 milioni di dollari; questa cifra rappresenta solo lo 0,30% del flottante del fondo, suggerendo che gli short interest potranno essere rapidamente coperti in caso di bisogno.
“I venditori allo scoperto di questi tre ETF sull’oro sono in perdita – per 760 milioni di dollari in perdite mark-to-market dall’inizio dell’anno”, osserva S3 Partners.
Nota bene: l’autore possiede azioni di IAU.