Giovedì l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha nuovamente scambiato al rialzo fino a toccare nuovi massimi storici, mentre continua a crescere l’ottimismo su un forte rimbalzo economico negli Stati Uniti per quest’anno.
A prima vista, il lancio dei vaccini, le misure di stimolo senza precedenti del governo USA e la possibilità di una domanda economica repressa suggeriscono che il mercato rialzista dell’S&P 500 potrebbe avere molta strada davanti a sé; tuttavia, non esistono cose sicure a Wall Street e Nicholas Colas, co-fondatore di DataTrek Research, afferma che gli investitori devono sempre essere preparati per una flessione del mercato.
Colas è rialzista sulle azioni statunitensi, anche con l’S&P 500 in aumento di oltre l’82% dai minimi di marzo 2020, ma ha elencato cinque elementi che nel corso dei prossimi due anni potrebbero far deragliare il rally del mercato azionario.
Leggi anche: Il petrolio potrebbe recuperare più terreno delle azioni?
- I tassi di interesse aumentano. Colas ha detto che la ragione più probabile per cui il rally si esaurirà è anche la più semplice: se i tassi di interesse iniziano a salire, i tassi di sconto più elevati “danneggeranno assolutamente” le valutazioni dei titoli azionari. “I tassi più alti arriveranno a causa di un’inflazione più alta e, sebbene ci siano buoni argomenti su entrambi le parti del dibattito ‘bassa contro alta’, alla fine la possibilità ‘inflazione/tassi più alti’ è reale”, ha detto Colas.
- La spesa al consumo è sottoperformante. Colas ha spiegato che ci sono differenze fondamentali tra oggi e i cosiddetti ‘anni ’20 ruggenti’ del XX secolo; nel 1920 praticamente non esisteva debito al consumo e, inoltre, l’ipotesi secondo cui i cittadini statunitensi usciranno dalla pandemia desiderosi di prendere in prestito denaro e di spenderne più che mai potrebbe non rivelarsi veritiera.
- Il mondo subisce uno shock geopolitico. Prima del 2020 c’erano molte tensioni geopolitiche globali, in particolare fra Stati Uniti e Cina; la pandemia ha costretto persone e nazioni (in particolare i loro eserciti) all’isolamento per la maggior parte del 2020 e le aspirazioni politiche si sono generalmente concentrate sulla crisi sanitaria. Ora che il mondo sta tornando alla normalità, il rischio di azioni militari su larga scala è molto più alto, ha spiegato Colas.
- Le autorità regolatorie impongono un giro di vite alle società tech. Le aziende tecnologiche a grande capitalizzazione più Amazon.com, Inc. (NASDAQ:AMZN), Facebook, Inc. (NASDAQ:FB), Alphabet, Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) e Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) rappresentano il 38% della ponderazione totale dell’S&P 500; se le autorità regolatorie globali iniziano a prendere provvedimenti nei confronti di queste società per violazioni delle normative antitrust, raccolta e gestione dei dati o altri problemi di carattere normativo, un brusco arretramento di soltanto alcuni dei titoli tech a mega capitalizzazione potrebbe far completamente deragliare il mercato generale.
- Il capitale continua a fluire verso investimenti alternativi. Colas ha affermato che il successo di Bitcoin (CRYPTO:BTC), dei token non fungibili e di altre criptovalute potrebbero continuare ad attirare gli investitori lontano dai fondi dell’indice S&P 500 nei prossimi anni; allo stesso tempo, Coinbase e la marea di altre IPO e SPAC tech dirompenti che stanno arrivando sul mercato quest’anno non avranno l’opportunità di unirsi all’S&P 500 almeno fino al 2022.
Il punto di vista di Benzinga: in ultima analisi, Colas ha affermato che il rischio creato da questi cinque fattori non supera la possibile ricompensa data dal rimanere long sull’S&P 500, visto l’attuale clima di politica monetaria accomodante e la potenziale domanda repressa.
Per gli investitori è sempre una buona idea prepararsi al peggio e andare alla ricerca di campanelli d’allarme che suggeriscano che il mercato sta per incontrare un ostacolo.