Circa il 12% degli affittuari statunitensi non è in regola con i pagamenti, secondo i dati del National Equity Atlas, e la situazione potrebbe peggiorare quest’estate quando scadranno molti contratti di locazione e i proprietari potrebbero voler aumentare i prezzi.
Stiamo parlando di 5,2 milioni di famiglie americane che hanno avuto difficoltà a pagare gli affitti durante il periodo compreso tra il 1° febbraio e il 13 febbraio, secondo i dati del sondaggio condotto da National Equity. La quota era nettamente più alta per le persone di colore, che sono in ritardo nel 65% dei casi, e per le persone a basso reddito, che sono indietro nel 78% dei casi. Il debito totale degli affittuari ammonta attualmente a circa 11 miliardi di dollari.
Circa 44 milioni di famiglie vivono in affitto negli Stati Uniti, e tra queste il 34% di tutte le famiglie negli Stati Uniti hanno contratti di locazione che non hanno ancora visto l’impatto dell’impennata dei prezzi degli affitti lo scorso anno.
Febbraio ha segnato il sesto mese di riduzione dei rialzi nei prezzi degli affitti, prolungando una tendenza alla moderazione dei rialzi iniziata lo scorso settembre. L’aumento dell’1,7% del prezzo anno su anno registrato il mese scorso è stato infatti il più basso da maggio 2021.
Ed è stato accompagnato dal calo mensile più basso degli ultimi mesi, arrestando il trend della riduzione nei rialzi allo 0,25%. Il calo mensile degli affitti medi è stato infatti di quasi l’1% negli ultimi sei mesi.
Le riduzioni di febbraio hanno portato il prezzo medio nazionale degli affitti a 1.937 dollari dai 1.942 dollari registrati nel mese precedenti. Si tratta del prezzo medio di affitto più basso degli ultimi 12 mesi. I prezzi avevano raggiunto il picco nell’agosto 2022 a 2.053 dollari, e febbraio rappresenta un calo del 5,65 percento rispetto a quel picco.
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