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    Homepage » Accordo Microsoft bloccato, ma non per Call of Duty

    Accordo Microsoft bloccato, ma non per Call of Duty

    Franca QuarnetiBy Franca Quarneti02/05/2023 Mercato Azionario 3 min. di lettura
    Accordo Microsoft bloccato, ma non per Call of Duty
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    Nel rapporto di 400 pagine che bloccava la proposta di acquisizione di Activision Blizzard (NASDAQ:ATVI) da parte di Microsoft Corp (NASDAQ: MSFT), l’Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati del Regno Unito ha concluso che Microsoft subirebbe ingenti perdite finanziarie se tentasse di rendere Call of Duty un gioco esclusivo per Xbox.

    Come riportato per la prima volta da IGN, il rapporto ha analizzato due scenari teorici in cui Microsoft potrebbe rimuovere Call of Duty dalle piattaforme PlayStation. Uno dei fattori presi in considerazione è stato il «coefficiente di diversificazione critica», ovvero la velocità con cui i giocatori di PlayStation Call of Duty avrebbero dovuto passare a Xbox per renderla economicamente sostenibile per Microsoft.

    L’analisi ha preso in considerazione fattori come il potenziale danno alla reputazione di Microsoft in caso di reiterazione delle dichiarazioni pubbliche sull’esclusività di Call of Duty, nonché i vantaggi dell’abbonamento Game Pass di Microsoft e la sua storia di multipiattaforma dei franchise più popolari.

    «Nel complesso, il nostro modello suggerisce che non sarebbe finanziariamente redditizio per l’entità risultante dalla fusione [Microsoft] impegnarsi in una strategia di preclusione totale», conclude il rapporto.

    Sebbene le preoccupazioni relative all’esclusività di Call of Duty siano state dissipate, il regolatore alla fine ha deciso comunque di bloccare la fusione a causa delle sue preoccupazioni per i monopoli del cloud gaming. L’organismo di regolamentazione britannico ha espresso unfatti il timore che l’accordo avrebbe un impatto negativo sul mercato in rapida crescita del cloud gaming, affermando che Microsoft non ha affrontato tali preoccupazioni in modo efficace.

    «Microsoft ha una posizione forte nei servizi di cloud gaming e le prove a disposizione della CMA hanno dimostrato che Microsoft troverebbe commercialmente vantaggioso rendere i giochi di Activision esclusivi del proprio servizio di cloud gaming», ha dichiarato la CMA in un comunicato stampa.

    In particolare, la CMA ha espresso preoccupazioni su come l’aggiunta della libreria di giochi di Activision Blizzard, incluso Call of Duty, al servizio Xbox Game Pass di Microsoft possa portare a un aumento dei prezzi.

    Anche un piccolo aumento, secondo i risultati del CMA, potrebbe ridurre o eliminare in modo significativo i benefici per i consumatori.

    Il rapporto ha evidenziato che l’espansione di Game Pass dopo la fusione darebbe a Xbox un significativo vantaggio competitivo rispetto alle rivali Sony Group Corp (NYSE:SONY) e Nintendo ADR (OTC:NTDOY) che non dispongono di servizi così estesi come Game Pass di Microsoft.

    Crediti immagine: breakermaximus su Shutterstock e loghi su Wikipedia

    Microsoft Activision Blizzard Call of Duty CMA CMA del Regno Unito Videogiochi

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