Lunedì il titolo Alibaba Group Holding Limited (NYSE:BABA) ha avuto un leggero rialzo a Hong Kong così come Baidu Inc. (NASDAQ:BIDU). Al contrario, JD.com Inc. (NASDAQ:JD), Tencent Holdings Inc. (OTC:TCEHY), Li Auto Inc. (NASDAQ:LI) e Xpeng Inc. (NYSE:XPEV) hanno registrato un notevole ribasso.
I movimenti
Al momento della pubblicazione, le azioni di Alibaba e Baidu erano in rialzo di circa l’1% ciascuna a Hong Kong, mentre JD.Com, Tencent, Li Auto e Xpeng perdevano terreno in un intervallo compreso fra l’1% e il 3%.
Sabato la startup cinese di veicoli elettrici Nio Inc. (NYSE:NIO) ha presentato la berlina di medie dimensioni ET5 al suo evento annuale Nio Day; il nuovo veicolo viene visto come concorrente della berlina Model 3 di Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA), che è l’auto più venduta dall’azienda di Elon Musk a livello globale.
Lunedì l’indice Hang Seng di Hong Kong ha aperto in ribasso e al momento della pubblicazione era in calo di quasi l’1%.
Venerdì l’indice ha chiuso in rosso dell’1,2% a causa dei timori per l’aumento delle tensioni fra Stati Uniti e Cina, dopo che il governo USA ha imposto nuove sanzioni alle società tecnologiche cinesi.
Perché si sta muovendo?
L’indice Hang Seng ha ampliato le perdite nonostante lunedì la People’s Bank of China (PBOC) abbia tagliato il tasso di riferimento sui prestiti per la prima volta in quasi due anni.
Il tasso primario sui prestiti a un anno (LPR) è stato ridotto dal 3,85% al 3,8% nell’ambito delle iniziative intraprese dalla banca centrale per sostenere l’economia cinese, in difficoltà per la ridotta spesa dei consumatori e il crollo del settore immobiliare.
Le società cinesi di sviluppo immobiliare come China Evergrande Group (OTC:EGRNY), Shimao Group Holdings e Kaisa Group Holdings hanno trascinato il mercato di Hong Kong al ribasso dopo una serie di declassamenti dei rispettivi rating.
Sul mercato hanno pesato anche le preoccupazioni legate alla diffusione a livello globale della variante Omicron del coronavirus.
Nel frattempo, lunedì la startup cinese di intelligenza artificiale SenseTime Group ha rilanciato la sua offerta pubblica iniziale da 767 milioni di dollari a Hong Kong, assicurandosi circa 512 milioni di dollari da nove investitori chiave, come riporta Bloomberg; l’IPO è stata rinviata di una settimana a causa dei timori sulle possibili sanzioni alla società da parte degli Stati Uniti.
Venerdì le azioni delle società cinesi hanno chiuso per lo più in ribasso nelle piazze di scambio statunitensi dopo che i principali indici azionari USA hanno chiuso in territorio negativo, mentre gli investitori sono alle prese con la politica monetaria più restrittiva della Federal Reserve.
Le azioni di Alibaba hanno chiuso in rialzo dell’1,5% mentre quelle di Nio hanno chiuso con un -0,2%.