Charlie Bell, il principale dirigente del cloud di Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) nonché veterano dell’azienda, lascerà la compagnia, secondo quanto riferito lunedì dalla CNBC, osservando che il colosso tech ha confermato i cambiamenti.
Cosa è successo
La partenza di Bell arriva un mese dopo che Andy Jassy, fondatore della consociata di cloud computing on-demand di Amazon, Amazon Web Services (AWS), ha assunto la carica di CEO del titano dell’e-commerce dopo che il suo fondatore Jeff Bezos si è dimesso dal ruolo.
Bell, entrato in Amazon nel 1998, era considerato fra i candidati per sostituire Jassy e la sua uscita giunge in seguito ad una serie di movimenti di alto livello in AWS, un’attività chiave che rappresenta la metà dell’utile operativo totale di Amazon.
Bell era responsabile dello sviluppo dei servizi di AWS, inclusi elaborazione, archiviazione e database, e riferiva ad Adam Selipsky che ha sostituito Jassy come responsabile di AWS.
Fra gli altri dirigenti di AWS che hanno lasciato dall’inizio della pandemia vi sono Teresa Carlson, che è stata vicepresidente del settore pubblico e delle industrie di AWS nel suo ultimo ruolo presso l’azienda, e Tim Bray, che ha lavorato su diversi prodotti di AWS e che si è dimesso l’anno scorso in opposizione alle prassi occupazionali di Amazon.
Cosa potrebbe succedere
Selipsky avrà due nuovi dirigenti che riferiranno a lui: Peter DeSantis, vicepresidente senior di Amazon Web Services che ha lavorato sull’infrastruttura globale, diventerà il nuovo leader per l’utility computing; Prasad Kalyanaraman, vicepresidente di AWS, assumerà la responsabilità dell’infrastruttura e dei servizi di rete.
La società di Seattle non ha ancora annunciato i cambiamenti.
Perché è importante
Amazon continua a mantenere la sua posizione dominante nel multimiliardario mercato delle infrastrutture cloud, in un contesto di crescente rivalità con Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT), Alphabet Inc (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) – società madre di Google – e Alibaba Group Holding (NYSE:BABA).
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Nel 2020 i ricavi di Amazon derivanti dall’infrastruttura cloud, pari a 26,2 miliardi di dollari, sono stati più del doppio rispetto a quelli dell’azienda n°2 in questo segmento, Microsoft, a quota 12,65 miliardi di dollari.
I colossi tecnologici stanno assistendo a una crescente concorrenza nel settore del cloud computing, il quale si sta rapidamente rivelando un fattore cruciale di profitto man mano che le aziende e le imprese si affrettano a offrire supporto ai propri dipendenti che lavorano da casa durante la pandemia.
Movimento dei prezzi
Lunedì le azioni di Amazon hanno chiuso in leggero ribasso a 3.341,87 dollari.