Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) sembra essere pronta a consentire agli utenti di caricare app da fonti esterne, secondo il codice beta più recente di iOS 17.2, in risposta alla legislazione antitrust del mercato digitale dell’Unione Europea.
Cosa è successo
Il 9to5Mac ha riportato giovedì che la legislazione dell’UE richiede ai colossi tecnologici di consentire agli utenti di scaricare applicazioni da fonti di terze parti, migliorando così la concorrenza sul mercato. Mentre Apple ha tradizionalmente respinto questa ipotesi, il codice beta di iOS 17.2 appena scoperto indica un possibile cambiamento di politica.
Il codice beta svela un nuovo framework pubblico chiamato “Managed App Distribution”. Inizialmente si pensava che fosse un’API collegata alle soluzioni MDM per l’installazione di app aziendali, ma un’ulteriore analisi suggerisce un piano più completo da parte di Apple.
È importante notare che la nuova API include un endpoint di estensione dichiarato nel sistema, suggerendo che altre app potrebbero creare estensioni simili. Ulteriori ricerche hanno scoperto un entitlement inutilizzato che potrebbe consentire alle app di terze parti di installare altre applicazioni, aprendo essenzialmente la porta ai developer per stabilire i propri app store.
L’API include anche riferimenti a un blocco regionale, suggerendo che Apple potrebbe limitarlo a specifici paesi, in linea con le disposizioni di autorità come l’Unione Europea.
Apple ha tempo fino a marzo 2024 per conformarsi alla legislazione DMA. Tuttavia, ci si aspetta che il gigante tecnologico faccia appello contro l’inclusione dell’App Store nel Digital Markets Act.
Perché è importante
Il passaggio di Apple verso il sideloading delle app rappresenta una significativa deviazione dalla sua posizione tradizionale, che potrebbe ridefinire l’ecologia dell’App Store. Ciò avviene in un contesto di più ampio cambiamento da parte dell’azienda verso le innovazioni software, come evidenziato in un rapporto di Benzinga datato 13 novembre 2023. Il rapporto ha notato che Apple si sta concentrando sugli uprade del suo software, incluse le caratteristiche di intelligenza artificiale generativa per il prossimo iPhone 16 mentre non ci sono importanti aggiornamenti hardware all’orizzonte. Questa doppia attenzione all’innovazione software e alla conformità alle normative globali dipinge un quadro di un gigante tecnologico che si adatta alle mutevoli dinamiche di mercato e alla legislazione.
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