Il cofondatore di Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) Steve Wozniak ha espresso il suo sostegno al movimento ‘Right to repair’ (diritto alla riparazione), osservando che il produttore di iPhone stesso è un prodotto del mondo della open technology.
Cosa è successo
Wozniak ha espresso la sua opinione in risposta a una richiesta inviata via Cameo da Louis Rossman, tecnico riparatore indipendente e attivista per il diritto alla riparazione.
Il cofondatore di Apple ha affermato che sebbene sia stato troppo impegnato per essere coinvolto nel movimento, lo sostiene.
Wozniak ha osservato che gli home computer Apple II, che in una certa misura costituiscono una piattaforma open-source, sono stati forniti con schemi completi e per quasi un decennio hanno rappresentato l’unica fonte di profitto per l’azienda.
“È tempo di riconoscere più pienamente il diritto alla riparazione. Credo che le aziende lo ostacolino poiché dà loro potere e controllo su tutto”, ha affermato il co-fondatore di Apple.
Leggi anche: Apple interessata all’acquisto di Hello Sunshine
Perché è importante
I commenti di Wozniak sono di particolare rilevanza a causa delle crescenti critiche ad Apple per essersi opposta alle iniziative sul diritto alla riparazione negli Stati Uniti e all’estero.
Un report di Bloomberg risalente a maggio evidenzia che aziende tecnologiche come Apple, Microsoft Corp. (NASDAQ:MSFT) e Google – consociata di Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) – sono riuscite a fare pressioni contro leggi relative al diritto alla riparazione negli Stati Uniti, che avrebbero contribuito ad ampliare le opzioni di riparazione dei dispositivi oltre le possibilità autorizzate dall’azienda.
A marzo è stato riferito che Apple sta espandendo il suo programma Independent Repair Provider (fornitori di riparazioni indipendenti) in più di 200 Paesi; un report della Federal Trade Commission, tuttavia, ha criticato Apple per le sue pratiche anticoncorrenziali che ostacolano le riparazioni da parte di centri indipendenti, secondo quanto riportato a maggio da 9to5Mac.
Il contratto di Apple prevede, tra le altre cose, che i centri di riparazione indipendenti che aderiscono al programma debbano accettare ispezioni senza preavviso dei loro negozi da parte dell’azienda.
Movimento dei prezzi
Le azioni Apple hanno chiuso la sessione di mercoledì in rialzo dell’1,8% a 144,57 dollari.
Foto di Gage Skidmore su Flickr