Porsche Automobil Holding SE (OTC:POAHY), azionista di Volkswagen AG (OTC:VWAGY), sostiene i piani per la quotazione in Borsa del produttore di auto sportive di lusso Porsche AG; tuttavia, il conflitto in Ucraina potrebbe influire sui tempi della proposta di offerta pubblica iniziale (IPO), ha riferito Reuters.
Volkswagen mira a condurre l’IPO di Porsche nel quarto trimestre del 2022; tuttavia se questa situazione potrebbe cambiare qualora il conflitto in Ucraina proseguisse, come affermato da Johannes Lattwein, direttore finanziario di Porsche SE.
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“Non possiamo escludere, se il conflitto proseguirà, che questo possa avere potenziali implicazioni sulla quotazione”, ha dichiarato Lattwein in una conferenza stampa, senza però approfondire come verrebbero influenzati i piani. La società ha affermato che non è stata presa alcuna decisione definitiva sulla proposta di IPO.
Porsche SE e Volkswagen AG hanno stipulato un accordo in base al quale il capitale sociale di Porsche AG andrà suddiviso in un 50% di azioni ordinarie e un altro 50% di azioni privilegiate. Volkswagen intende collocare fino al 25% delle azioni privilegiate nel mercato dei capitali; allo stesso tempo, Porsche SE acquisirà il 25% più uno delle azioni ordinarie di Porsche AG.
“Grazie al posizionamento leader di Porsche AG nel segmento delle auto sportive e di lusso, questo interessante investimento diversificherebbe il portafoglio e gli afflussi di dividendi”, ha dichiarato Lattwein.
Nell’anno fiscale 2021 Porsche SE ha riportato un risultato aziendale al netto delle imposte di 4,6 miliardi di euro (5,06 miliardi di dollari); alla data del 31 dicembre 2021, la liquidità netta del gruppo Porsche SE era pari a 641 milioni di euro, in aumento rispetto ai 563 milioni dell’anno precedente.
Si prevede che nell’esercizio 2022 i risultati del gruppo al netto delle imposte saranno compresi tra 4,1 e 6,1 miliardi di euro, escludendo l’impatto dell’eventuale IPO di Porsche AG.
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Foto tramite Wikimedia