I futures sugli indici S&P 500 e Dow Jones sono aumentati rispettivamente dello 0,55% e dello 0,60%, nella speranza che vengano concesse ulteriori misure di stimolo prima delle elezioni statunitensi, e sulla scia di quello che viene indicato come un miglioramento delle condizioni di salute del presidente USA Trump; come il mercato a stelle e strisce, anche l’azionario europeo è in rialzo.
L’indice FTSE 100 di Londra fa segnare +0,42% dopo che l’indice PMI di settembre si è attestato a 56,5, superando il consenso degli analisti a 55,7; a breve interverrà Andy Haldane, membro del Comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra.
L’indice tedesco DAX sale dello 0,64% dopo che l’indice PMI dei servizi del Paese per settembre è inaspettatamente salito a 50,6, rispetto a una contrazione prevista a 49,1.
L’indice francese CAC 40 cresce dello 0,84% mentre, come previsto, a settembre l’indice PMI dei servizi in Francia è sceso a 47,5.
L’indice spagnolo IBEX è in rialzo dell’1,18%, nonostante l’indice PMI dei servizi in Spagna a settembre si sia inaspettatamente contratto a 42,4, contro un dato previsto di 46,3.
I futures sul dollaro USA sono in calo dello 0,17% a 93,748, dato che il dollaro si indebolisce contro l’euro dello 0,25%, a 1,1745 dollari, e contro la sterlina dello 0,19%, a 1,2955 dollari.