Giovedì la Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse di riferimento dello 0,25%, come ampiamente previsto dal mercato, aumentando il tasso marginale sulle operazioni di prestito al 3,75%, il più alto dalla fine del 2008.
La decisione politica della BCE arriva il giorno dopo che la Federal Reserve ha anche alzato i tassi di interesse dallo 0,25% al 5,25%, il livello più alto dal settembre 2007.
Dopo tre aumenti consecutivi dello 0,5%, la BCE ha rallentato il ritmo dei rialzi poiché gli elevati costi di finanziamento hanno iniziato a incidere sull’economia, con un conseguente tasso di crescita del PIL dello 0,1% nell’area dell’euro nell’ultimo trimestre e una stagnazione economica in Germania.
«Le prospettive di inflazione continuano ad essere troppo alte per troppo tempo», ha dichiarato la BCE in una nota.
Secondo il Consiglio direttivo della BCE, le pressioni di fondo sui prezzi rimangono forti, nonostante il calo dell’inflazione complessiva nell’ultimo mese.
Per quanto riguarda le indicazioni prospettiche, la BCE ha affermato che le future decisioni sui tassi di riferimento continueranno a basarsi sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria.
La reazione del mercato in vista della conferenza stampa di Lagarde
Le azioni europee hanno toccato i minimi intraday nei minuti successivi alla dichiarazione della BCE e prima dell’inizio della conferenza stampa della governatrice della BCE Christine Lagarde, con l’indice Euro Stoxx 50, ampiamente seguito dall’ETF iShares MSCI Eurozone (NYSE:EZU), in calo dello 0,2% durante la sessione.
La coppia EUR/USD, seguita da Invesco CurrecyShares Euro Currency Trust (NYSE:FXE), è salita dello 0,2% a 1,1055.
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