Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invitato la presidente della Federal Trade Commission (FTC) Lina Khan a verificare se i prezzi della benzina negli USA vengono mantenuti artificiosamente elevati dalle società nazionali di gas e petrolio.
Cosa è successo
L’Energy Information Administration ha stabilito che i prezzi della benzina sono più alti del 60% su base annua e che hanno raggiunto il livello più alto dal 2014, quando Biden era il vicepresidente dell’amministrazione Obama.
Il Wall Street Journal ha riferito che Biden ha inviato una lettera a Khan nella quale si legge che sussistono “prove crescenti di comportamenti anti-commerciali da parte delle compagnie di gas e petrolio”, aggiungendo che i prezzi sono aumentati nonostante il calo del prezzo delle miscele di benzina; Biden si è chiesto se “la condotta illegale sta costando alle famiglie che vanno a far benzina” e ha invitato la FTC ad avviare un’indagine, sebbene non abbia citato specifici esempi di comportamento disonesto o abbia individuato singole società.
“Questo grande divario inspiegabile fra il prezzo delle miscele di benzina e il prezzo medio al distributore è ben al di sopra della media pre-pandemia”, ha scritto Biden; “nel frattempo, le maggiori compagnie di gas e petrolio d’America stanno generando utili considerevoli grazie all’aumento dei prezzi dell’energia”.
Cosa succederà ora?
L’impennata dei prezzi del gas è diventata un punto dolente della politica interna per l’amministrazione Biden, che è stata criticata su diversi fronti: gli ambientalisti si sono lamentati per le iniziative del presidente di persuadere l’OPEC a produrre più petrolio, i conservatori hanno invece sostenuto che Biden ha incautamente demolito gli sforzi dell’amministrazione Trump di incoraggiare l’autosufficienza del petrolio e del gas a livello nazionale, e molti dei consiglieri senior di Biden hanno cercato invano di convincere il presidente a distribuire il petrolio dalla riserva petrolifera strategica degli Stati Uniti.
Khan ha risposto che la FTC indagherà per capire se sussistono pratiche commerciali illegali all’interno dei mercati del petrolio e del gas; l’American Petroleum Institute (API), la principale organizzazione commerciale del settore, ha liquidato le preoccupazioni di Biden come una “distrazione dal fondamentale cambiamento di mercato che sta avendo luogo”.
“Piuttosto che avviare indagini su mercati regolamentati e monitorati da vicino su base giornaliera o supplicare l’OPEC di aumentare le forniture, dovremmo incoraggiare lo sviluppo sicuro e responsabile del petrolio e del gas naturale di produzione statunitense”, ha dichiarato Frank Macchiarola, vicepresidente senior di politica, economia e affari normativi dell’API.
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