Martedì Boeing Co (NYSE:BA) ha dichiarato che le sezioni di coda degli aerei 787 Dreamliner realizzati nella sua struttura di Salt Lake City sono state assemblate in modo improprio, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal.
Cosa è successo Con questo annuncio, siamo ormai giunti al terzo problema di controllo qualità associato alla linea di aerei a lungo raggio di Boeing, secondo il Journal.
La casa aerospaziale ha affermato che il problema non causa “problemi di sicurezza immediata del volo”, ma potrebbe portare all’usura prematura del materiale delle strutture in carbonio composito nello stabilizzatore orizzontale. Secondo Boeing, il problema della sezione di coda interessa 893 dei quasi 1.000 aerei Dreamliner prodotti fino ad oggi.
Il gruppo con sede a Chicago ha affermato che il problema verrà risolto sugli aerei che non sono stati ancora consegnati, mentre sta valutando se saranno necessarie ispezioni avanzate sugli aerei già in servizio, secondo il Journal.
Perché è importante Riguardo al problema dei Dreamliner, Boeing dovrà vedersela con il controllo della Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti per non conformità agli standard di produzione.
Ad agosto altri inconvenienti hanno portato alla messa a terra di otto Dreamliner, attualmente in fase di riparazione, secondo quanto precedentemente riportato dal Journal.
Boeing ha notificato alla United Airlines Holdings Inc (NASDAQ:UAL) e ad altri vettori internazionali la necessità di riparazioni sugli aerei.
Le indagini della FAA sui tre difetti di fabbricazione sono state riunite in un’unica indagine, secondo quanto detto al Journal da persone vicine alla questione.
Da quanto emerge, la società ha ammesso che i problemi di qualità riscontrati influenzeranno le sue consegne nel “breve termine”.
Ad agosto, la compagnia ha riportato 13 consegne di aeromobili, il numero più alto da marzo, secondo il Journal.
Movimento dei prezzi Le azioni Boeing hanno chiuso in ribasso di quasi il 5,8%, a 161,08 dollari, e nell’after-market sono scese di quasi lo 0,7%.
Foto per gentile concessione: Adam Moreira tramite Wikimedia