Moody’s Investors Service ha modificato la sua prospettiva sulle valutazioni del credito del governo cinese da stabile a negativa martedì, amplificando l’andamento già ribassista delle azioni e degli asset cinesi e mettendo in evidenza crescenti preoccupazioni per la stabilità fiscale ed economica del paese.
Moody’s ha giustificato la sua azione citando prove crescenti del supporto finanziario del governo cinese che viene ridirezionato verso governi regionali e locali (RLG) e imprese a proprietà statale (SOE) in difficoltà. Questa riallocazione di risorse verso queste entità problematiche solleva seri interrogativi sui rischi al ribasso più ampi per la forza fiscale e l’integrità economica della Cina.
Una delle rivelazioni più allarmanti di Moody’s riguarda lo stato precario del debito delle SOE. Circa un terzo del debito SOE in circolazione, pari a quasi il 40% del PIL cinese, avrebbe infatti un rapporto di copertura degli interessi inferiore a 1. Ciò indica che i guadagni di queste aziende non sono sufficienti a coprire le spese per gli interessi, indicando potenziali default a meno che non vengano forniti salvataggi statali.
Inoltre, sembra che l’era di una robusta crescita economica che la Cina ha sperimentato negli ultimi decenni stia svanendo. Moody’s prevede infatti una prospettiva preoccupante per la crescita del PIL cinese, stimandola al 4% per il 2024 e il 2025, e con una media del 3,8% dal 2026 al 2030. Entro il 2030, la crescita potenziale dovrebbe diminuire a circa il 3,5%, influenzata da fattori strutturali come un profilo demografico indebolito.
Azioni cinesi in ulteriore calo
La reazione immediata del mercato a questi sviluppi è stata forte. Le grandi aziende cinesi, monitorate dall’iShares China Large-Cap ETF (NYSE:FXI), sono crollate di oltre il 10% negli ultimi 10 giorni di negoziazione, segnando il peggior periodo dell’ultimo anno.
Questo declino ha quasi cancellato i guadagni del “commercio di riapertura” che è seguito alle prime speculazioni sulla riapertura dell’economia cinese dopo i lockdown post-pandemia. Le azioni cinesi sono in ribasso di circa il 29% rispetto ai massimi registrati alla fine di gennaio 2023.
Martedì, le tre maggiori partecipazioni nell’iShares China Large-Cap ETF – Tencent Holdings Ltd, Alibaba Group Holdings Ltd. (NYSE:BABA), e Meituan (OTCPK:MPNGY) – hanno tutte registrato un andamento negativo.
Delle tredici maggiori large cap cinesi negoziate sul mercato statunitense, 10 hanno registrato variazioni negative giornaliere in risposta alle notizie di Moody’s.
Yum China Holdings, Inc. (NYSE:YUMC) ha registrato il calo più ripido del 3,6%, mentre NIO Inc. (NYSE:NIO) è emersa come la migliore performer, con un aumento del 5,2%.
La tabella qui sotto fornisce uno snapshot delle performance delle principali azioni cinesi a grande capitalizzazione:
Nome | Return (1-Day %) |
Return (1-Year %) |
Capitalizzazione di mercato |
---|---|---|---|
PDD Holdings Inc. (NASDAQ:PDD) | -0.88% | 59.13% | 188,06 miliardi |
Alibaba Group Holding Limited | -0.83% | -20.11% | 183,89 miliardi |
NetEase, Inc. (NASDAQ:NTES) | -1.95% | 47.70% | 63,79 miliardi |
JD.com, Inc. (NASDAQ:JD) | -2.09% | -56.14% | 40,84 miliardi |
Baidu, Inc. (NASDAQ:BIDU) | -0.34% | -3.23% | 39,56 miliardi |
Li Auto Inc. (NASDAQ:LI) | 0.31% | 62.03% | 35,88 miliardi |
Trip.com Group Limited (NASDAQ:TCOM) | -2.91% | -1.62% | 21,03 miliardi |
KE Holdings Inc. (NYSE:BEKE) | -2.43% | -7.30% | 18,80 miliardi |
ZTO Express (Cayman) Inc. (NYSE:ZTO) | -2.55% | -14.01% | 17,18 miliardi |
Yum China Holdings, Inc. | -3.57% | -26.95% | 16,548 miliardi |
XPeng Inc. (NYSE:XPEV) | 1.06% | 41.98% | 14,32 miliardi |
NIO Inc. | 5.19% | -40.39% | 13,55 miliardi |
Tencent Music Entertainment Group (NYSE:TME) | -3.32% | 8.53% | 13,42 miliardi |
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