L’investitore attivista Carl Icahn sta lottando per riprendersi dopo un attacco sferrato dai venditori allo scoperto che ha portato a una caduta del 40% delle azioni della sua società di investimento, Icahn Enterprises L.P. (NASDAQ:IEP). Il fatto aveva allarmato le principali banche che gli avevano prestato denaro quando il valore del loro collaterale era improvvisamente diminuito. Hindenburg Research aveva dichiarato in un rapporto che le azioni di IEP erano in negoziazione con un premio superiore al 200% rispetto al valore dichiarato dei suoi asset.
Icahn e queste banche hanno finalizzato gli accordi di prestito modificati, scollegando i suoi prestiti personali dal prezzo di negoziazione delle azioni dell’azienda, aumentando la garanzia e stabilendo un piano per ripagare i prestiti entro tre anni.
Nel frattempo, non è ancora chiaro per quanto tempo IEP continuerà a distribuire il dividendo trimestrale di 2 dollari. Icahn riceve i suoi dividendi in azioni invece che in contanti.
L’unico fattore che potrebbe scatenare una chiamata al margine è la variazione del valore netto degli investimenti della sua azienda con una minor pressione sul prezzo delle azioni e mitigando le preoccupazioni per vendite forzate che si renderebbero necessarie per soddisfare le chiamate al margine, riporta il Wall Street Journal.
Icahn possiede circa l’85% di IEP, che valeva 18 miliardi di dollari prima del rapporto e 10,7 miliardi venerdì. Le restanti azioni sono possedute da investitori individuali.
Circa il 60% delle azioni di IEP di Icahn sono state impegnate come garanzia per i suoi prestiti personali, il che ha portato i creditori a chiedergli di impegnare ulteriori garanzie mentre il titolo scendeva, scrive il WSJ.
L’episodio ha evidenziato un periodo di insolita debolezza per l’influente investitore. Forbes stima che il suo patrimonio netto sia infatti diminuito di circa 8 miliardi di dollari quest’anno.
Icahn ha 3,7 miliardi di dollari in prestiti e non ha liquidato gli investimenti per soddisfare le chiamate di margine. Invece, ha fornito ulteriore garanzia, che ora ammonta a circa 6 miliardi di dollari e include i suoi fondi personali e le azioni di IEP.
Icahn ha anche concordato un piano di rimborso con le sue banche, che prevede un pagamento di 500 milioni di dollari a settembre, otto pagamenti trimestrali di 87,5 milioni di dollari e un pagamento finale di 2,5 miliardi di dollari in tre anni.
Le partecipazioni di IEP comprendono una raffineria di petrolio, un produttore di involucri per carne e un’unità di investimento che ospita gli investimenti di Icahn in diverse società, tra cui Illumina Inc (NASDAQ:ILMN), Xerox Holdings Corporation (NASDAQ:XRX) e Bausch Health Companies Inc (NYSE:BHC).
Movimenti di prezzo
Le azioni IEP sono in rialzo del 12,10% a 32,36 dollari all’ultimo controllo nel pre-market di lunedì.
Foto di Insider Monkey tramite Flickr Creative Commons