Le richieste di mutui per le case vacanza sono crollate del 40% nel 2023, secondo un report di Redfin pubblicato lunedì, segnando una flessione in un mercato che una volta fioriva durante il boom della pandemia.
Secondo il report, la domanda di mutui per le seconde case è diminuita due volte più velocemente di quella per le case primarie, mentre i costi delle case hanno raggiunto i massimi storici. I dati di quest’anno mostrano che la tendenza non si è invertita, e l’interesse per i mutui per le seconde case è rimasto vicino ai minimi di otto anni.
Gli acquirenti di case negli Stati Uniti hanno sottoscritto poco meno di 91.000 mutui per seconde case nel 2023, con un calo del 40% rispetto all’anno precedente e di due terzi rispetto al 2021, in quanto gli operatori del mercato si trovano ad affrontare tassi ipotecari elevati, scorte scarse e prezzi delle case da record.
“L’impennata dei prezzi ha fatto diminuire la domanda di case per le vacanze l’anno scorso, sia da parte di chi acquista in contanti sia da parte di chi accende un mutuo”, ha dichiarato lunedì l’agente Redfin Premier Heather Mahmood-Corley.
La seconda casa tipica è stata valutata poco meno di 500.000 dollari nel 2023, ha osservato Redfin, molto più alta della media di 375.000 dollari delle case primarie. Questa disparità di costi è un fattore importante che dissuade i potenziali acquirenti dall’entrare nel mercato, in particolare quelli che dipendono da un finanziamento.
Di conseguenza, solo il 3% di tutti i mutui del 2023 è stato destinato ad acquirenti di seconde case, con un calo rispetto al 5% del 2020. Gli acquirenti di case primarie hanno ottenuto quasi nove mutui su dieci nel 2023, mentre la parte restante è stata destinata agli investimenti immobiliari.
Dal punto di vista demografico, gli acquirenti ad alto reddito hanno dominato il mercato, con quasi l’86% dei mutui per la seconda casa destinati a questo gruppo. I Gen X, ovvero coloro che nel 2023 avranno un’età compresa tra i 43 e i 58 anni, sono stati il gruppo di acquirenti più numeroso e hanno dato il via a quasi il 58% dei mutui per case vacanza.
L’aumento del costo della vita e le incertezze economiche hanno ulteriormente aggravato il calo, con molti potenziali acquirenti che hanno scelto di rimandare l’acquisto.
A livello regionale, Austin, in Texas, ha registrato il più alto calo dei mutui per seconde case, con un calo del 62,5% rispetto all’anno precedente nel 2023. Il mercato immobiliare della città, che aveva registrato un boom durante la pandemia grazie all’afflusso di lavoratori a distanza, ha subito un rallentamento a causa dell’inversione delle tendenze migratorie e dell’aumento dei costi degli alloggi.
Secondo il report, altre grandi città che registrano cali sostanziali sono San Francisco, New York, Seattle e Nashville.
Al contrario, le metropoli relativamente convenienti del centro del paese e della costa orientale hanno registrato un calo minore dei mutui per la seconda casa. St. Louis, Kansas City, Providence, Montgomery County e Warren hanno registrato cali tra il 25% e il 32%.
La Florida resta una destinazione popolare per gli acquirenti di seconde case, con West Palm Beach in testa. Poco meno del 7% di tutte le accensioni di mutui a West Palm Beach nel 2023 riguardava le seconde case, seguita da Orlando, Riverside, New Brunswick e Tampa.
Dal momento che i tassi ipotecari continuano a rimanere vicini al 7%, le prospettive per il mercato delle case vacanza rimangono incerte. “Le persone che avrebbero bisogno di un mutuo sono ancora in disparte, in attesa che i tassi scendano, soprattutto perché i tassi sono in genere più alti per le seconde case rispetto alle case primarie”, ha dichiarato Mahmood-Corley.
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