L’offerta pubblica iniziale di Ant Group, società di proprietà di Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA), potrebbe essere stata sospesa da Pechino a causa della sua “riluttanza a consentire agli imprenditori di muoversi al di fuori delle loro competenze”, come dichiarato al Financial Times da Duncan Clark, autore di “Alibaba: The House that Jack Ma Built”.
Le ambizioni fintech della Cina: la stabilità finanziaria, un elemento fondamentale nella politica del presidente cinese Xi Jinping, è al centro della scena nella rivalità emergente con gli Stati Uniti; la necessità di puntellare questa stabilità è stato probabilmente un fattore determinante nella decisione del Partito Comunista Cinese di bloccare l’IPO, ha riferito mercoledì il FT.
“Il Partito Comunista sta facendo dietrofront”, ha affermato Clark al FT; il buon uso di Internet fatto da Ma nel settore del commercio potrebbe anche essere andato bene al governo cinese, ma “l’applicazione di questa chimica al settore finanziario sembra essere su un altro livello”.
Il FT ha inoltre osservato che Ant potrebbe anche aver iniziato come mera società di pagamenti, ma è arrivata a sfidare il dominio di istituzioni gestite dal governo, come l’ICBC e la China Construction Bank.
La spavalderia di Ma non è stata ben accolta: a quanto pare un altro fattore importante sarebbe stata la posizione del fondatore Jack Ma contro i banchieri e le autorità di regolamentazione del Paese.
“Il discorso di Jack Ma a Shanghai indica che ha voluto sfidare apertamente le autorità regolatorie, il che è inaccettabile”, ha detto al FT un alto dirigente di una banca cinese. Chen Zhiwu, professore di finanza all’Università di Hong Kong, ha suggerito che il giro di vite a livello normativo deve essere stato il risultato dei commenti di Ma.
Il professore ha anche notato che, in seguito al discorso, l’agenzia stampa cinese Xinhua News ha attaccato pubblicamente il presidente di Alibaba.
Non essere così “indifferente”: la notte in cui Ma e altri dirigenti di Ant sono stati convocati dalle autorità regolatorie cinesi, Xinhua ha infatti pubblicato un articolo criptico, menzionato per la prima volta sul blog di Momentum Works e intitolato “Non si parla in maniera indifferente, non si fanno le cose con indifferenza e le persone non dovrebbero essere indifferenti”.
L’articolo in lingua cinese conteneva un dipinto dell’artista giapponese Kaii Higashiyama, che mostra un cavallo tra le nuvole: il nome cinese di Jack Ma, Ma Yun, significa letteralmente cavallo e nuvole.
La riga immediatamente sopra al dipinto nell’articolo recita: “Tutto ha un prezzo: se non hai il capitale, per favore non fare quello che vuoi”.
La sospensione dell’IPO ha portato a un’erosione di 3 miliardi di dollari nella ricchezza di Ma, che comunque è ancora valutata 56,1 miliardi.
Mercoledì un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha affermato che la sospensione dell’IPO si è rivelata una misura richiesta e necessaria per “mantenere meglio la stabilità dei mercati dei capitali e per proteggere gli interessi degli investitori”, secondo il FT.
Movimento dei prezzi: nel pre-market di giovedì le azioni di Alibaba hanno osservato un aumento del 4%, a 307,72 dollari.
Foto per gentile concessione: Forum economico mondiale tramite Wikimedia