La Cina ha dichiarato al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che spera che tutte le parti in causa restino “ragionevoli” e “razionali”, dopo che mercoledì sera la Russia ha intrapreso un’azione militare in Ucraina.
Cosa è successo
L’ambasciatore cinese alle Nazioni Unite Zhang Jun, rivolgendosi al Consiglio di sicurezza dell’ONU, ha dichiarato: “La situazione in Ucraina è a un punto critico”.
“La Cina ha prestato molta attenzione alla situazione”, ha detto Zhang, sollecitando moderazione da “tutte le parti” coinvolte.
“Riteniamo che una porta per una soluzione pacifica alla questione ucraina non sia completamente chiusa, né dovrebbe esserlo”.
L’ambasciatore cinese ha dichiarato: “Esiste un contesto storico complesso sulla questione ucraina e la situazione attuale è il risultato dell’interazione di molti fattori”.
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Perché è importante
Questa settimana il Presidente russo Vladimir Putin si è rivolto al suo popolo fornendo un resoconto revisionista della storia dell’Ucraina. Nel suo discorso, Putin ha affermato che l’Ucraina è stata una creazione del leader sovietico Vladimir Lenin dopo la rivoluzione del 1917, secondo un report di NBC News.
In un articolo pubblicato dal People’s Daily (il giornale ufficiale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese), intitolato “La Cina gestisce la complessa crisi dell’Ucraina con cautela, in linea di principio”, gli autori hanno evidenziato gli stretti legami strategici con la Russia.
“La situazione mostra che la Russia ha visto attraverso la debolezza dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti e ha deciso di intraprendere azioni più dirette per spingere gli Stati Uniti e la NATO a rispondere alle sue preoccupazioni in materia di sicurezza; riconoscendo le due regioni come stati sovrani, le forze russe sarebbero apertamente in grado di entrare nelle regioni”, come riporta il People’s Daily.
Mercoledì notte Putin ha annunciato un’”operazione militare speciale” in Ucraina: in seguito all’annunci, si sono avvertite esplosioni nella capitale Kiev e in altre città del Paese.
I futures USA hanno perso molto terreno in seguito all’invasione; al momento della pubblicazione, i futures sull’S&P 500 erano in calo dell’1,8% a 4.225,50 e quelli sul NASDAQ perdevano il 2,6% a 13.037,49; mercoledì l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha chiuso in ribasso dell’1,8% a 421,95.
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