Giovedì Credit Suisse Group AG (NYSE:CS) ha annunciato i risultati finanziari per il secondo trimestre dell’anno, in un contesto di cambiamenti strutturali presso la banca svizzera.
La banca ha registrato nel trimestre un utile netto di 1,27 miliardi di dollari, in aumento del 24% rispetto al periodo analogo di un anno fa. Si tratta anche di un aumento del 38,2% rispetto ai 918,36 milioni di dollari di utile netto stimato dagli analisti interpellati da Refinitiv, come precedente riferito dalla CNBC.
I ricavi sono aumentati a 6,8 miliardi di dollari, rispetto al fatturato di 6,1 miliardi di dollari registrato nel secondo trimestre 2019.
Il CET 1 ratio, misura di solvibilità bancaria, nel secondo trimestre si è attestato al 12,5%, rispetto al 12,1% alla fine del primo trimestre.
“Con un [rendimento sul patrimonio netto tangibile] (ROTE) dell’11,0% per il secondo trimestre e del 12,0% per il primo semestre 2020, abbiamo mantenuto la nostra ambizione pre-Covid di raggiungere un ROTE di circa il 10% per il 2020”, ha dichiarato Thomas Gottstein, CEO di Credit Suisse.
La banca ha anche annunciato diversi cambiamenti strutturali, come la creazione di una banca di investimento globale, che fonde i mercati globali della banca e le divisioni di investment banking, e un programma di risparmio di 438 milioni di dollari, che entrerà in vigore nel 2022.
Movimento dei prezzi Mercoledì le azioni Credit Suisse hanno chiuso in aumento dell’1,04%, a 10,65 dollari.
Foto per gentile concessione: Credit Suisse Group AG