Mercoledì, la Federal Reserve ha multato Deutsche Bank (NYSE:DB) e le sue affiliate negli Stati Uniti per una cifra pari a 186 milioni di dollari, a causa della mancata gestione dei controlli antiriciclaggio e altre carenze segnalate dalla banca centrale americana.
Questa nuova sanzione si aggiunge alle sfide già affrontate dalla banca tedesca che ha faticato per un certo periodo a stabilire una solida posizione con i regolatori in Europa e negli Stati Uniti.
La Fed ha avvertito Deutsche che deve dare priorità alla risoluzione di questi problemi, o potrebbe affrontare sanzioni “aggiuntive ed elevate”. Alla banca è stato anche ordinato di migliorare le sue pratiche di gestione del rischio e dei dati.
Le problematiche che hanno portato a questa multa sono state identificate per la prima volta nei decreti di consenso del 2015 e del 2017, derivanti da controlli insufficienti nella relazione tra Deutsche e il ramo estone di Danske Bank.
Citando Deutsche Bank, Reuters ha evidenziato l’impegno della banca nel risolvere le carenze evidenziate dalla Fed nel “prossimo futuro” e ha ricordato che la maggior parte della multa era già coperta dalle disposizioni messe da parte nei trimestri precedenti.
La nuova multa rappresenta anche una nuova sfida per Stefan Simon, che ha assunto la responsabilità delle operazioni statunitensi della banca all’inizio dell’anno, a seguito dell’uscita dell’ex capo negli Stati Uniti Christiana Riley.
I problemi della banca si estendono anche a precedenti questioni legali, poiché ha accettato di pagare 125 milioni di dollari nel 2021 per evitare l’accusa di manipolazione dei mercati dei metalli preziosi e di schemi di corruzione estera, ha aggiunto il report di Reuters.
Deutsche Bank ha anche pagato 75 milioni di dollari per risolvere una causa intentata da donne che hanno dichiarato di aver ricevuto abusi da parte del defunto finanziere Jeffrey Epstein, accusando la banca di agevolare il suo traffico di esseri umani.
Movimento dei prezzi
Le azioni DB sono in rialzo del 1,16% a 11,38 dollari durante la sessione pre-market nell’ultima verifica di giovedì.