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    Homepage » Ecco una startup che punta tutto sul bambù

    Ecco una startup che punta tutto sul bambù

    Nick ThomasBy Nick Thomas22/03/2022 Altri Mercati 4 min. di lettura
    Ecco una startup che punta tutto sul bambù
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    Credito foto: Pepi Stojanovski su Unsplash

    Questo post contiene contenuti pubblicitari sponsorizzati. Questo contenuto è solo a scopo informativo e non intende essere un consiglio di investimento.

    Rizome, una startup con sede a Bradenton (Florida), vuole salvare alcuni dei 15 miliardi di alberi che vengono abbattuti ogni anno, molti dei quali per l’uso nel settore delle costruzioni, e concentrarsi invece sull’uso del bambù, un’erba rigenerativa che funge da bacino carbonifero e che può essere raccolta fino a 100 anni. Si tratta di una mossa che potrebbe salvare un importante numero di alberi, vitali per preservare la vita umana.

    Questa è la tesi ambientale, ma il mercato del bambù comporta anche importanti problemi di supply chain che Rizome pensa di poter risolvere.

    La domanda esiste, ma c’è un’offerta?

    Nella sua pagina di crowdfunding, Rizome afferma che il bambù è molto richiesto nel settore edilizio. Il bambù è un’erba tipicamente coltivata in climi subtropicali, principalmente in Sud America e Asia. Sebbene sui propri siti web i grandi operatori del legname come Weyerhaueser Co. (NYSE:WY) e Boise Cascade Co. (NYSE:BCC) forniscano molte informazioni sulle pratiche sostenibili, ci sono poche informazioni sull’uso del bambù.

    “L’industria edile riconosce che il bambù è un’alternativa sostenibile al legno, ma fino ad ora non c’è stata una offerta affidabile di legname di bambù per soddisfare la domanda”, secondo Rizome.

    L’azienda sta rendendo quest’erba sempre più disponibile per il mondo delle costruzioni attraverso collaborazioni con i proprietari terrieri, costruendo uno stabilimento produttivo nelle Filippine ed esportando bambù nel mercato dei consumatori nordamericano.

    Inoltre, l’azienda sta collaborando con gli agricoltori della Florida per coltivare bambù sulla loro terra, con l’obiettivo di raccoglierne le canne entro il 2026; l’accordo può contribuire a compensare eventuali perdite che gli agricoltori potrebbero subire a causa delle loro attività nel settore degli agrumi.

    Le pressioni sociali possono favorire il modello di business

    Resta da vedere se Rizome sarà in grado di convincere i colossi del settore edile a riversare risorse nel bambù; dopotutto, mentre la domanda di materiali da costruzione ecologici è in aumento, si prevede che anche la domanda di prodotti in legno crescerà in modo significativo fino a un totale di 400 miliardi di dollari entro il 2027.

    “Le normative edilizie, le politiche governative e la crescente consapevolezza del pubblico stanno sostenendo la domanda di materiali da costruzione ecologici”, dichiara la società.

    La tesi ambientale, la capacità di garantire una supply chain coerente e le crescenti pressioni sociali per offrire materiali più ecologici sono tutti fattori che Rizome ritiene possano aiutare la startup e il bambù a crescere nei prossimi anni.

    “La sua resistenza e durata, abbinate alle sue proprietà naturalmente rigenerative, lo rendono il materiale da costruzione migliore”, afferma Rizome in merito al bambù. “Con investitori e partner, speriamo di rendere il bambù un materiale da costruzione primario entro i prossimi 10 anni”.

    Per saperne di più, dai un’occhiata al sito startengine.com/rizome.

    Questo post contiene contenuti pubblicitari sponsorizzati. Questo contenuto è solo a scopo informativo e non intende essere un consiglio di investimento.

    Il post precedente è stato scritto e/o pubblicato come collaborazione fra il team di contenuti sponsorizzati interni di Benzinga e un partner finanziario di Benzinga. Sebbene il pezzo non sia e non debba essere interpretato come contenuto editoriale, il team dei contenuti sponsorizzati lavora per garantire che tutte le informazioni contenute al suo interno siano vere e accurate al meglio delle loro conoscenze e ricerche. Questo contenuto è solo a scopo informativo e non intende essere un consiglio di investimento.

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