Uno dei motivi principali per cui quest’anno l’ARK Fintech Innovation ETF (NYSE:ARKF) è in rialzo del 71,32% è senz’altro la crescita dei portafogli digitali, come Venmo di PayPal (NASDAQ:PYPL) e Cash App di Square (NYSE:SQ).
Cosa è successo ARKF, fondo gestito attivamente, è il re degli ETF se si parla di esposizione a Square, in quanto alloca il 12% della sua ponderazione sul colosso fintech, una percentuale più alta di qualsiasi altro fondo negoziato in Borsa. PayPal è l’undicesima partecipazione del fondo, con un peso del 3,26%.
Si tratta di una caratteristica favorevole in un momento in cui Venmo e Cash App stanno registrando tassi di crescita che le banche tradizionali potrebbero soltanto sognare.
“Venmo di PayPal e Cash App di Square hanno accumulato circa 60 milioni di utenti organici rispettivamente negli ultimi 10 e 7 anni, una tappa fondamentale che J.P. Morgan ha raggiunto in più di 30 anni e dopo cinque acquisizioni”, secondo la ricerca di ARK Invest.
Perché è importante Con ARKF quest’anno in crescita di oltre il 71%, sarebbe facile per gli investitori presumere di aver perso i “soldi facili”, nonché la grande crescita di questo fondo. La buona notizia è che i dati sulla crescita dei portafogli digitali suggeriscono il contrario.
“Secondo la ricerca di ARK, durante i prossimi cinque anni il numero di utenti statunitensi con portafogli digitali sarà più che raddoppiato a 227 milioni, generando una capitalizzazione di mercato di circa 830 miliardi di dollari qualora gli investitori valutassero ogni utente circa 3650 dollari, cioè la valutazione media per cliente bancario statunitense a fine 2019″, osserva l’emittente di ARKF.
Gli investitori stanno dimostrando la volontà di sostenere l’ETF: dal minimo di marzo al 1° luglio, il fondo infatti è più che raddoppiato; nel terzo trimestre gli operatori di mercato hanno proceduto all’allocazione di quasi 380 milioni di dollari su ARKF, dato che il fondo ha guadagnato oltre il 14%.
Il 10 novembre 2020 Benzinga terrà i suoi Benzinga Global Fintech Awards annuali: una giornata di accordi, networking e riconoscimenti nel settore della tecnologia finanziaria.
Cosa potrebbe succedere Si può sostenere che portafogli digitali quali Cash App e Venmo effettivamente siano sottovalutati, dati i bassi costi generali e i margini superiori che queste piattaforme offrono rispetto alle banche tradizionali.
“A nostro avviso, 3.650 dollari è una valutazione piuttosto prudente per gli utenti di portafogli digitali, dati gli scarsi risultati delle banche nel cross-selling dei loro servizi”, sottolinea ARK.
Il numero di prodotti che Cash App e Venmo possono offrire ai loro utenti potrebbe consentire a Square e a PayPal di trarre maggior valore dai clienti rispetto alle banche standard.
“I portafogli digitali dovrebbero essere in grado di fornire ed estrarre maggior valore per cliente, poiché riteniamo che vendano con successo un numero maggiore di servizi grazie non solo ad un’esperienza più user-friendly, ma anche grazie alla convergenza del vantaggio dato dalla raccolta dati 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 con l’intelligenza artificiale”, ha affermato ARK. “Prevediamo che entro la fine di quest’anno il numero di conti deposito di J.P. Morgan Chase ammonterà a circa 60 milioni, mentre Cash App arriverà a 59 milioni di utenti attivi annuali (AAU) e Venmo a 69 milioni”.
Comunicazione: l’autore possiede azioni di Square.