Un report sull’inflazione dei produttori inferiore alle attese ha scatenato un sentimento rialzista nel trading di martedì, mentre gli operatori hanno aumentato le loro scommesse su un maggiore taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve il mese prossimo.
Secondo TradingEconomics, a luglio l’indice dei prezzi alla produzione (IPP) per la domanda finale è aumentato dello 0,1% su base mensile, rallentando rispetto all’aumento dello 0,2% di giugno e mancando le aspettative degli economisti che si aspettavano un aumento dello 0,2%.
Su base annuale, l’IPP è aumentato del 2,2% rispetto a luglio 2023, in netto calo rispetto al 2,7% del mese precedente e al di sotto del 2,3% previsto.
L’IPP core, che esclude i prodotti alimentari, l’energia e i servizi commerciali, è rimasto piatto mese su mese, al di sotto dell’aumento dello 0,2% previsto e in decelerazione rispetto alla crescita dello 0,3% rivista di giugno. Su base annua, l’IPP core è aumentato del 2,4%, in calo rispetto al precedente 3% e al di sotto delle previsioni del 2,7%.
Prima del rilascio del report sull’IPP, gli investitori avevano assegnato una probabilità del 52% di un taglio dei tassi di 50 punti base a settembre, superando di poco la probabilità del 48% di una riduzione minore, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.
Reazioni del mercato al report sull’IPP di luglio: il dollaro scende, le azioni salgono
Dopo la pubblicazione dell’IPP, gli operatori hanno aumentato leggermente le loro scommesse su un taglio dei tassi più consistente, con le probabilità implicite nel mercato salite al 55%.
Durante il trading di martedì, sono stati osservati i seguenti movimenti nelle principali classi di attività:
- I future sullo S&P 500, seguiti dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), hanno registrato un rialzo dello 0,6%.
- I future del Nasdaq 100, seguiti dall’Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ), hanno registrato un rialzo dello 0,9%.
- I future sul Russell 2000, titoli che seguono l’indice omonimo e che sono seguiti dall’ETF iShares Russell 2000 (NYSE:IWM), hanno guadagnato lo 0,8%.
- Le obbligazioni del Tesoro USA, monitorate tramite dall’ETF iShares 20+ Year Treasury Bond (NASDAQ:TLT), sono in rialzo di circa lo 0,5%.
- Il prezzi dell’oro, replicati tramite l’SPDR Gold Trust (NYSE:GLD), è in calo dello 0,1%.
Tutti gli occhi sull’IPC di luglio
L’attenzione si sposta ora sul report dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) di luglio, la cui pubblicazione è prevista per mercoledì alle 8:30 a.m. ET.
Gli economisti si aspettano che l’IPC aumenti del 2,9% su base annua a luglio, in leggero calo rispetto all’aumento del 3% di giugno. L’IPC core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, dovrebbe aumentare del 3,2%, con un lieve calo rispetto al precedente 3,3%.
Se i dati sull’inflazione al consumo dovessero risultare inferiori alle aspettative, potrebbero rafforzare ulteriormente l’ipotesi di un taglio dei tassi della Fed più consistente. Al contrario, se l’inflazione mostrerà segni di persistenza, i trader potrebbero tornare a scommettere su un taglio più contenuto o addirittura sulla possibilità di non effettuare alcun taglio a settembre.
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