I tassi di interesse bassi e un’economia stagnante sono tra i fattori che quest’anno stanno punendo il settore dei servizi finanziari e i relativi ETF.
Cosa è successo Il Financial Select Sector SPDR (NYSE:XLF), il maggiore ETF dedicato a questo settore, è in ribasso del 21,05% da inizio anno; non si tratta della performance peggiore tra gli ETF settoriali, ma è comunque negativa.
I tassi di interesse storicamente bassi e i crescenti accantonamenti per perdite su prestiti stanno ostacolando i titoli bancari, spingendo alcuni analisti a procedere con cautela su XLF. In una nota recente, AltaVista Research ha assegnato a XLF una valutazione ‘speculativa’.
Per contestualizzare il rating, si consideri che AltaVista copre tutti gli 11 ETF di settore dell’SPDR, eppure XLF è l’unico a vantare un rating speculativo.
Perché è importante Un ETF con valutazione speculativa da parte di AltaVista è considerato “profondamente sottovalutato ma rischioso”.
“Un rating SPECULATIVE viene assegnato agli ETF con ALTAR Score nel quintile più alto (il 20% più alto) della loro categoria, indicando un potenziale di apprezzamento eccezionale”, secondo la società di ricerca; “tuttavia, si tratta spesso di fondi molto concentrati o in settori con problemi strutturali, il che può anche renderli molto rischiosi”.
A peggiorare il quadro di XLF subentra la Federal Reserve, che sta ancora limitando le distribuzioni dei dividendi agli azionisti, eliminando così un potenziale fattore che motiverebbe a possedere questi titoli; la scorsa settimana la banca centrale ha infatti affermato che nel quarto trimestre limiterà i dividendi bancari, aggiungendo che i buyback sono esclusi.
XLF rende il 2,63%, una percentuale superiore a quello che gli investitori ottengono dall’S&P 500 ma, con prospettive limitate di crescita dei dividendi a breve termine, il fondo potrebbe non rappresentante l’idea di guadagno più allettante sul mercato.
Cosa potrebbe succedere La crescita degli utili potrebbe aiutare i componenti di XLF a rimettere le cose a posto, ma non ci sono garanzie che avverrà presto.
“Quest’anno il calo della redditività è molto meno grave che durante la crisi finanziaria, e le stime si sono stabilizzate”, ha affermato AltaVista. “Pensiamo che alla fine i finanziari possano tornare al rendimento sul patrimonio netto dell’11% circa raggiunto nel 2018-19, ma il multiplo prezzo/valore contabile del settore, che è molto depresso, suggerisce il contrario; pertanto il nostro rating speculativo riflette i rischi significativi che accompagnano l’ampio potenziale al rialzo del settore nella ripresa. Gli analisti sell-side rimangono relativamente ribassisti sui finanziari, sebbene il sentiment sia migliorato”.
Se l’economia migliorerà e se le banche saranno in grado di convertire in profitto la liquidità accantonata per i prestiti finiti male, allora le partecipazioni di XLF potranno indirizzare gli utili nella giusta direzione.
Comunicazione: l’autore possiede azioni di XLF.