Mercoledì Ford Motor Co (NYSE:F) ha annunciato che prevede un incremento della spesa per lo sviluppo di veicoli elettrici a 30 miliardi di dollari entro il 2025, nell’ambito del nuovo piano aziendale; la casa automobilistica prevede che entro il 2030 il 40% delle vendite auto sarà costituita da veicoli elettrici.
Cosa è successo: la notizia ha spinto le azioni della società vicino al massimo quinquennale.
A febbraio Ford aveva dichiarato che avrebbe investito 22 miliardi di dollari in auto elettriche e 7 miliardi di dollari in veicoli a guida autonoma entro il 2025; l’aumento del piano di spesa, annunciato durante l’investor day, segue il lancio del pick-up elettrico F-150 Lightning avvenuto la scorsa settimana.
Secondo quanto dichiarato da Ford, inoltre, l’azienda prevede di raggiungere un margine operativo dell’8% nel 2023, rispetto al 4% degli ultimi anni; in precedenza, la casa automobilistica n. 2 per vendite negli Stati Uniti aveva stimato di poter raggiungere un simile traguardo ma senza fornire delle tempistiche.
Leggi anche: Ford, l’F-150 Lightning costerà 40.000 dollari
Il recente annuncio di mercoledì, arrivato sotto la gestione dell’amministratore delegato Jim Farley, si concentra su tre aspetti: veicoli elettrici, forza di Ford con i clienti commerciali e servizi digitali.
Elettrificazione: Farley ha spiegato agli investitori che l’azienda prevede di convertire in elettrico i suoi modelli più iconici e ha riconfermato l’intenzione di lanciare un’attività di veicoli a guida autonoma per il settore commerciale entro il 2022; Ford, inoltre, di recente ha ribadito i piani già annunciati per la produzione di batterie per veicoli elettrici, che avverrà anche in due future fabbriche di celle batteria site negli Stati Uniti.
Attività commerciale: Ford prevede di incrementare il fatturato della sua attività commerciale a 45 miliardi di dollari entro il 2025, rispetto ai 27 miliardi del 2019; la casa automobilistica ha poi indicato che creerà una nuova attività autonoma, denominata ‘Ford Pro’, dedicata ai clienti commerciali e governativi.
Servizi digitali: la casa automobilistica punta a sfruttare gli abbonamenti per la ricarica delle auto elettriche e i nuovi strumenti digitali di pianificazione delle flotte auto per garantirsi ricavi ricorrenti.
Perché è importante: la posizione di Farley sulla produzione delle batterie costituisce un allontanamento rispetto al predecessore Jim Hackett; durante la gestione di quest’ultimo la società sosteneva – fino allo scorso luglio – che non vi fosse “alcun vantaggio” nel realizzare le proprie celle batteria.
Leggi anche: Ford vicina ad annuncio joint venture con SK Innovation
La casa automobilistica ha dichiarato agli investitori che le batterie di produzione propria, denominate IonBoost, le consentiranno di ridurre il costo dei suoi pacchi batteria del 40% entro la metà del decennio; la società, inoltre, prevede di sviluppare batterie allo stato solido, che non trasferiscono ioni attraverso un liquido e che avrebbero densità energetiche più elevate e costi inferiori.
Le aziende rivali General Motors Co (NYSE:GM) e Volkswagen AG (OTC:VWAGY) hanno svelato scadenze più strette per il passaggio alla gamma di veicoli elettrici e una transazione più rapida alla produzione di celle batteria.
Movimento dei prezzi: mercoledì le azioni Ford hanno chiuso in rialzo dell’8,55% a 13,90 dollari e in after-market hanno guadagnato un altro 1,4%.
Leggi il prossimo: Ford, analista J.P. Morgan ‘stupefatto’ dall’F-150 Lightning
Foto per gentile concessione di Ford