La causa in corso contro l’antitrust di Google ha rivelato che il produttore di Android ha offerto un accordo da ben 147 milioni di dollari a Epic Games per assicurarsi il debutto di Fortnite sul Play Store.
Questa mossa mirava a prevenire la potenziale perdita di ingenti commissioni per gli acquisti in-app tramite i V-Bucks di Fortnite.
Cosa è successo
Google di proprietà di Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) di Google ha proposto a Epic Games un accordo triennale di “finanziamento incrementale” per lanciare il suo popolare gioco Fortnite sul Play Store, come riportato da The Verge. L’offerta, tuttavia, è stata respinta da Epic Games.
Purnima Kochikar, vicepresidente di Google per le partnership di Play, ha confermato in tribunale che l’accordo aveva lo scopo di arginare un possibile “contagio” di app popolari che bypassano il negozio ufficiale di Android, rappresentando così una minaccia per le tariffe degli acquisti in-app di Google.
Nonostante ciò, Epic ha lanciato Fortnite direttamente sul suo sito web nel 2018, aggirando il Play Store. Si è presentata sul Play Store solo nel 2020 a causa di “pop-up di sicurezza spaventosi e ripetitivi” che hanno allontanato i giocatori.
In una causa antitrust intentata da Epic, si sostiene che Google si sia fatta prendere dal panico dopo la decisione iniziale, temendo un “rischio di contagio” da parte di altri sviluppatori di giochi.
Questo timore è stato suffragato da documenti del tribunale che stimano una potenziale perdita di fatturato di miliardi di dollari se i migliori sviluppatori di giochi abbandonassero il Play Store per evitare di pagare fino al 30% di commissioni a Google.
Epic ha anche affermato che Google ha offerto un accordo da 18 milioni di dollari alla rivale Riot Games, di proprietà di Tencent Holdings Ltd (OTCPK:TCEHY).
L’accordo, denominato “Project Hug”, comprendeva anche Activision Blizzard, ora di proprietà di Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT), che avrebbe ricevuto incentivi per un valore di 360 milioni di dollari per mantenere i suoi giochi sul Play Store.
Perché è importante
La posizione di Google è che le sue preoccupazioni riguardavano esclusivamente la perdita di giochi sul Play Store.
“Volevamo solo che gli sviluppatori scegliessero Play”, ha dichiarato Kochikar.
D’altro canto, Epic sostiene che Google temeva la concorrenza nella distribuzione di applicazioni Android e ha mantenuto il Play Store come un monopolio illegale. L’esito di questa causa antitrust potrebbe avere un forte impatto sul futuro della distribuzione delle app e degli acquisti in-app.
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