La guerra in Ucraina sta avendo un forte impatto sulle quotazioni delle materie prime, in particolare sui mercati dei cereali.
Al Kluis, direttore generale di Kluis Commodity Advisors (un broker introduttivo di Wedbush Futures), si è unito al segmento “Wednesdays With Wedbush” di questa settimana su PreMarket Prep Plus per un aggiornamento.
Impatto della guerra su produzione ed esportazioni
Kluis innanzitutto ha spiegato che l’Ucraina è il quarto esportatore di mais, il terzo esportatore di grano e il maggior esportatore di semi di girasole al mondo; con la produzione bloccata e i porti ucraini inattivi, questa situazione ha un impatto maggiore sulla Cina, che dipende fortemente dall’Ucraina per il mais, rispetto agli Stati Uniti, ha affermato Kluis.
Il direttore generale di Kluis Commodity Advisors ha poi raccontato un fatto interessante rispetto alla produzione complessiva degli Stati Uniti; per ogni cittadino statunitense, c’è 1 acro di terreno agricolo a disposizione, corrispondente a un campo da football più un’area di meta. Si tratta di una quota ben maggiore rispetto alla Cina, che ne ha appena una frazione, ovvero dalla linea di porta a quella delle 20 yard.
Kluis ha proseguito descrivendo in dettaglio altri modi in cui la guerra sta creando scompiglio all’economia cinese.
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Ci sono acquisti dettati dal panico?
Dalle osservazioni di Kluis, “non ancora”; l’analista ha commentato che questa settimana gli acquirenti stanno ancora presentando offerte per il grano, ma sono molto timidi su quanto vogliono e sono disposti a pagare.
Nella gran parte dei casi, chiedono quantità maggiori per ottenere prezzi migliori e finiscono per non acquistare l’intero importo, ma piuttosto contrattano sul prezzo.
Maltempo e semina negli Stati Uniti
Uno dei fattori più importanti della produzione agricola in qualsiasi parte del mondo è il modo in cui il clima può influenzare la stagione della semina. Ovviamente, se c’è maltempo e questo ritarda la stagione della semina, il problema dell’approvvigionamento verrà aggravato.
In questo momento, con la primavera insolitamente fredda e umida che negli Stati Uniti persisterà per almeno i prossimi sei giorni, non ci sono grandi preoccupazioni; tuttavia, se questo clima dovesse persistere anche nella prima settimana di maggio, la situazione potrebbe rapidamente peggiorare, ha affermato Kluis. In tal caso, le stime sulla resa delle colture dovranno essere riviste al ribasso e, a loro volta, si tradurranno in prezzi più elevati.
Altri fattori che impattano le prospettive di resa
Kluis ha discusso di come, per la prima volta negli Stati Uniti, la produzione di soia sarà maggiore della produzione di mais; il motivo è che il prezzo del fertilizzante necessario per coltivare è salito alle stelle e proviene principalmente dalla Bielorussia e dalla Russia.
Kluis prevede che i danni alle rese del mais saranno maggiori nel 2023 che nel 2022 se le esportazioni saranno fermate o limitate per motivi geopolitici.
Qui sotto puoi accedere alla discussione completa con Kluis tratta dallo show di mercoledì.
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