Il fornitore di soluzioni di pagamento Visa Inc (NYSE:V) e la società fintech Plaid Inc hanno annullato i piani di fusione originariamente annunciati nel gennaio dello scorso anno.
Cosa è successo: a novembre il Dipartimento di Giustizia USA aveva intentato una causa per fermare l’accordo di fusione da 5,3 miliardi di dollari, sostenendo che l’intesa avrebbe eliminato la sana concorrenza dal mercato dei pagamenti online; sia le società che l’organo federale hanno deciso di archiviare qualsiasi controversia e il Dipartimento di Giustizia ha inoltre presentato una Stipulazione Congiunta di Archiviazione. L’udienza prevista per giugno è stata annullata.
“Ora che Visa ha abbandonato la sua fusione anticoncorrenziale, Plaid e altri futuri innovatori fintech sono liberi di sviluppare potenziali alternative ai servizi di debito online di Visa”, ha dichiarato in una nota Makan Delrahim, assistente procuratore generale della Divisione Antitrust del Dipartimento di Giustizia; “con una maggiore concorrenza, i consumatori possono aspettarsi prezzi più bassi e servizi migliori”.
Perché è importante: fin dall’inizio il Dipartimento di Giustizia aveva sollevato obiezioni all’accordo, definendolo un tentativo di Visa di soffocare la concorrenza; il dipartimento esecutivo federale ha affermato che il monopolio di Visa nel mercato dei pagamenti online avrebbe potuto essere messo in discussione dalla piattaforma fintech di Plaid.
L’amministratore delegato di Visa Al Kelly ha affermato che le offerte di Plaid integrano quelle di Visa e non sono in competizione, ma ha anche dichiarato che “la completa risoluzione di un contenzioso lungo e complesso potrebbe richiedere molto tempo”.
Zach Perret, AD di Plaid, ha osservato che la società fintech lavorerà comunque con Visa, in qualità di investitore o di partner, per sviluppare l’infrastruttura della fintech.
Movimento dei prezzi: martedì il titolo V ha chiuso in calo dell’1,87% a 208,86 dollari.