Il mercato ribassista più breve nella storia degli Stati Uniti è ufficialmente terminato. L’S&P 500 ha chiuso la sessione di martedì al massimo storico di 3.389,78 punti, un guadagno del 50% dai minimi del 23 marzo.
“L’intero capitolo, da picco a picco, ha attraversato solo 126 giorni di negoziazione e segna il recupero più veloce di sempre dell’indice da un mercato ribassista”, secondo il Wall Street Journal.
L’indice aveva precedentemente chiuso ad un massimo storico di 3.386,15 punti il 19 febbraio, prima che i timori del coronavirus prendessero il sopravvento su Wall Street e sull’economia statunitense.
“Con innumerevoli aziende chiuse e decine di milioni di persone senza lavoro, nel secondo trimestre l’economia si è contratta a un ritmo record del 32,9%”, secondo NPR. “Dopo essere salita al 14,7% in aprile, il mese scorso la disoccupazione è scesa al 10,2%, un dato comunque ancora alto”.
Il nuovo massimo storico dovrebbe indurre un minimo di cautela.
“Direi che il mercato ora è molto vulnerabile ad alcune cattive notizie”, ha affermato Andrew Slimmon, amministratore delegato di Morgan Stanley Investment Management. “Si guarda al tipo di titoli che hanno funzionato, e sono le scommesse con un beta più alto e un rischio più elevato”.
Martedì il Dow Jones Industrial Average ha chiuso a 27.778,07 punti, ancora al di sotto del picco di febbraio. Il Nasdaq, nel frattempo, ha raggiunto nuovi massimi storici per diverse settimane e ha chiuso a un altro nuovo massimo di 11.210,84 punti.
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