All’inizio degli scambi di martedì le azioni europee sono in rallentamento, dopo che lunedì si è concluso un rally di tre giorni. Anche i principali futures statunitensi sono in ribasso, con i titoli asiatici che hanno avuto una sessione contrastata. Al momento della pubblicazione, i futures del Dow Jones sono in calo dello 0,50% e quelli dell’S&P 500 sono scesi dello 0,52%.
Sempre al momento della pubblicazione, l’indice Euro Stoxx 50 è in discesa dello 0,38%, guidato dai titoli bancari e a media capitalizzazione.
L’indice FTSE 100 di Londra è in calo dello 0,50% dopo che ad agosto il tasso di disoccupazione è aumentato al 4,5%, a fronte di un’aspettativa del 4,3% e del 4,1% nel mese precedente; la variazione su tre mesi del numero di occupati ha mostrato un enorme calo di 153.000 unità, contro un declino previsto di 30.000. Ad agosto la crescita media degli utili è rimasta invariata, rispetto a un calo previsto dello 0,6%. Il peggio non è passato per il Regno Unito date le nuove restrizioni imposte dal governo per contenere l’aumento dei casi di coronavirus.
L’indice tedesco DAX 30 perde lo 0,41% dopo che a settembre l’indice dei prezzi al consumo in Germania è sceso su base mensile dello 0,2%; sebbene il numero fosse previsto, ha causato timori di deflazione che hanno portato alla richiesta di ulteriori stimoli e a discussioni sui tassi di interesse negativi. Gli investitori osserveranno l’indicatore ZEW sul sentiment economico tedesco, in uscita nella tarda giornata di martedì.
Al momento della pubblicazione, l’indice francese CAC 40 arretra dello 0,39%, trascinato al ribasso dai titoli a grande e media capitalizzazione. Non è previsto alcun evento economico importante per martedì.
Anche l’indice spagnolo IBEX viene scambiato in ribasso dello 0,50%.
Sempre al momento della pubblicazione, i futures sull’indice del dollaro sono aumentati dello 0,15%, a 93,243 mentre il dollaro guadagna lo 0,22% contro l’euro, a 1,1787 dollari, e lo 0,24% contro la sterlina, a 1,3034 dollari.
ETF da tenere d’occhio martedì: iShares MSCI Eurozone ETF (BATS:EZU), che lunedì ha chiuso in rialzo dello 0,73% e che negli ultimi sei mesi è cresciuto del 24,3%; iShares Core MSCI Europe ETF (NYSE:IEUR), che lunedì ha chiuso in aumento dello 0,67% e che negli ultimi sei mesi è salito del 20,44%; Invesco CurrencyShares Euro Trust ETF (NYSE:FXE), che lunedì ha chiuso in ribasso dello 0,12%, ma che negli ultimi sei mesi è cresciuto del 7,52%.