Giovedì i principali indici mondiali sono in flessione, sulla scia del tonfo del 2% registrato mercoledì dal Nasdaq (record negativo da ottobre) e dello stallo sulle prossime misure di stimolo economico; inoltre, giovedì S&P Dow Jones Indices ha dichiarato che si conformerà all’ordine dell’amministrazione Trump e che dunque rimuoverà le azioni cinesi di classe A e H e le ADR di 10 società da tutti gli indici azionari prima dell’apertura di mercato del 21 dicembre, e che rimuoverà 11 titoli emessi da società cinesi dai suoi indici a reddito fisso prima del 1° gennaio.
Giovedì, all’ultimo controllo, i futures sugli indici Dow Jones ed S&P 500 sono entrambi in ribasso dello 0,27%; i futures sul greggio WTI sono aumentati dello 0,48% a 45,74 dollari, mentre quelli sull’oro sono quasi invariati, a 1.839,30 dollari. Il rendimento dei Treasury decennali è sceso di 1,6 punti base allo 0,925%.
Asia: giovedì l’indice giapponese Nikkei 225 è arretrato dello 0,23%, dopo che l’indice dei prezzi alla produzione del Giappone è rimasto invariato su base mensile ed è arretrato del 2,2% su base annua. SoftBank Group Corp (OTC:SFTBY) è balzata dell’11% a Tokyo grazie al forte debutto in Borsa di DoorDash, Inc (NYSE:DASH).
L’indice cinese Shanghai Composite è riuscito a chiudere con un +0,04% dopo tre giorni consecutivi di calo dovuto alle tensioni tra Stati Uniti e Cina. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,34%, spinto al ribasso dai titoli finanziari e sanitari.
L’indice australiano S&P/ASX 200 ha lasciato sul terreno lo 0,67% a causa dell’escalation delle tensioni geopolitiche con la Cina; le aspettative di inflazione per dicembre sono rimaste invariate al 3,5%.
L’indice indiano Nifty 50 è in ribasso dello 0,78%, interrompendo una striscia vincente di sette sessioni consecutive; i dati sulla massa monetaria M3 sono attesi per oggi. L’indice sudcoreano KOSPI lascia sul terreno lo 0,33%.
Europa: l’Euro Stoxx 50 è in rialzo dello 0,33%, anticipando la decisione sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea di oggi; secondo la stima di consenso, i tassi dovrebbero rimanere invariati allo 0%.
Al momento della pubblicazione, il FTSE 100 di Londra sale dello 0,30%, mentre la nazione attende il destino dell’accordo in sospeso sulla Brexit; il PIL della Gran Bretagna è cresciuto dello 0,4% su base mensile, e ad ottobre la produzione edilizia è aumentata, sempre su base mensile, dell’1%.
Sempre ad ottobre, la produzione industriale del Regno Unito è aumentata dell’1,3% su base mensile e la produzione manifatturiera è cresciuta, sempre su base mensile, dell’1,7%, battendo le stime di consenso su entrambi i fronti; il deficit della bilancia commerciale del Paese è aumentato a 12 miliardi di sterline, un valore peggiore rispetto ai 9,6 miliardi di sterline previsti.
L’indice tedesco DAX 30 è quasi invariato. Al momento della pubblicazione, il francese CAC 40 fa segnare +0,38%, trainato dai guadagni dei titoli energetici e finanziari.
L’indice spagnolo IBEX 35 è cresciuto dello 0,29%; nella giornata di oggi si terrà l’asta dei titoli di Stato decennali spagnoli.
Trading sul forex: i futures sull’indice del dollaro salgono di appena lo 0,02%, a 91,097; il dollaro si è indebolito dello 0,10% contro l’euro, a 1,2092 dollari, ma ha guadagnato lo 0,60% contro la sterlina, a 1,3315 dollari, e lo 0,35% contro lo yen giapponese, a 104,58 yen.