Venerdì i mercati azionari di tutto il mondo sono in sell-off come conseguenza dell’aumento dei casi di coronavirus e delle elezioni negli Stati Uniti che rendono gli investitori cauti; nella sessione di oggi i mercati asiatici sono crollati, mentre quelli europei sono in leggero calo; all’ultimo controllo, i futures sugli indici Dow Jones ed S&P 500 erano entrambi in flessione dell’1,16%, dopo la chiusura in verde di ieri. I future sul greggio WTI sono invece in rialzo dello 0,39%, a 36,31 dollari.
Wall Street aveva chiuso la giornata di giovedì in rialzo, in previsione dei resoconti degli utili diffusi dalle principali compagnie tecnologiche dopo la chiusura dei mercati.
Asia: l’indice giapponese Nikkei è sceso dell’1,52%, chiudendo in ribasso per la quinta sessione consecutiva; a settembre il tasso di disoccupazione in Giappone è rimasto invariato al 3%.
L’indice dei prezzi al consumo per ottobre è sceso su base annua dello 0,3%, mentre l’indice core dei prezzi al consumo ha perso lo 0,5%; a settembre la produzione industriale è aumentata su base mensile del 4%.
L’indice cinese Shanghai Composite ha lasciato sul terreno l’1,47%; nella giornata di venerdì sono crollati tutti i settori tranne quello tecnologico. Gli investitori osserveranno i dati sugli indici PMI manifatturieri e non di questo venerdì.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è crollato dell’1,95%, dopo che il PIL del terzo trimestre è sceso su base annua del 3,4%.
L’indice sudcoreano KOSPI ha lasciato sul terreno il 2,56%, nonostante a settembre la produzione industriale del Paese sia cresciuta su base annua dell’8%.
L’indice indiano Nifty 50 ha chiuso in ribasso dello 0,24%; il deficit fiscale del paese si è ampliato a 9,1 trilioni di rupie, e ad ottobre la produzione di infrastrutture è diminuita su base annua dello 0,8%.
Europa: l’indice Euro Stoxx 50 è in rialzo dello 0,16% dopo che il PIL europeo del terzo trimestre è balzato su base trimestrale del 12,7% ed è sceso su base annua del 4,3%, percentuali molto migliori rispetto alle stime di consenso. A settembre il tasso di disoccupazione è rimasto invariato all’8,3%, mentre l’indice CPI core del mese di ottobre è sceso su base annua dello 0,3%.
L’indice FTSE 100 di Londra perde lo 0,25%, in calo per la quinta sessione consecutiva; l’indice è trascinato al ribasso dai titoli di consumo ma il calo è parzialmente compensato dai guadagni nei titoli energetici e tecnologici. Ad ottobre l’indice dei prezzi delle case del Regno Unito è migliorato su base annua del 5,8%.
Al momento della pubblicazione, l’indice tedesco DAX 30 è in calo dello 0,16%; il PIL della Germania nel terzo trimestre è sceso su base annua del 4,1%, ma è migliorato su base trimestrale dell’8,2%, andando molto meglio del previsto.
Al momento della pubblicazione, l’indice francese CAC 40 segna +0,07% e quello spagnolo IBEX +0,17%.
Trading sul forex: i futures sull’indice del dollaro sono scesi appena dello 0,03% a 93,942; il dollaro ha guadagnato lo 0,06% contro l’euro, a 1,1667 dollari ma ha perso lo 0,15% contro la sterlina, a 1,2946 dollari. Lo yen giapponese ha guadagnato lo 0,14% rispetto al dollaro, a 104,47 yen.