Ford Motor Co (NYSE:F) e Toyota Motor Corp (NYSE:TM) interromperanno parte della produzione dopo che i manifestanti contro l’obbligo vaccinale COVID-19 hanno bloccato i principali valichi di frontiera tra Stati Uniti e Canada, ha riferito Reuters mercoledì.
Cosa è successo
Toyota prevede di non produrre veicoli nei suoi siti in Ontario per il resto della settimana; nel frattempo Ford ha interrotto la produzione dei motori a Windsor, mentre la sua fabbrica di Oakville (vicino a Toronto) è in funzione con un programma ridotto.
I camionisti hanno chiuso il traffico in entrata verso il Canada presso l’Ambassador Bridge. Il ponte è una via di rifornimento chiave e la chiusura ha colpito le case automobilistiche di Detroit, già sotto pressione a causa del maltempo e della crisi dei semiconduttori.
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Chiuso in entrambe le direzioni a partire dalla serata di martedì anche altro valico di frontiera nella provincia dell’Alberta; lì passano annualmente più di due terzi dei 511 miliardi di dollari di merci scambiati su strada tra le due nazioni.
Il possibile impatto negativo delle chiusure
Ford ha avvertito che le “chiusure” potrebbero produrre un impatto generalizzato su tutte le case automobilistiche negli Stati Uniti e in Canada, in aggiunta ai loro attuali problemi.
Le proteste a Ottawa e ai due valichi di frontiera tra Canada e Stati Uniti sono in corso da settimane e si sono intensificate.
I manifestanti si sono uniti per protestare contro misure quali i passaporti Covid e gli obblighi di mascherine; l’oggetto principale della manifestazione tuttavia è l’obbligo di vaccinazione completa per i camionisti che entrano in Canada.
Movimento dei prezzi
Mercoledì le azioni Ford hanno chiuso con un +3,6% a 18,35 dollari.
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