Martedì il produttore statunitense di chip Intel Corporation (NASDAQ:INTC) ha sospeso le operazioni commerciali in Russia; Intel si unisce a una serie di aziende che hanno lasciato il Paese dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.
La decisione giunge in seguito alla sospensione delle spedizioni ai clienti in Russia, nell’ambito delle sanzioni statunitensi decise all’inizio di quest’anno; anche le aziende rivali Advanced Micro Devices, Inc. (NASDAQ:AMD) e Nvidia Corp. (NASDAQ:NVDA) condividono la scelta.
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“Intel si unisce alla comunità globale condannando la guerra della Russia contro l’Ucraina e nel chiedendo un rapido ritorno alla pace”, ha dichiarato la società in un comunicato.
“Stiamo lavorando per supportare tutti i nostri dipendenti in questa difficile situazione, compresi i nostri 1.200 dipendenti in Russia. Stiamo anche implementando misure di continuità aziendale per ridurre al minimo le interruzioni delle attività globali”, ha aggiunto.
Nel frattempo, il conflitto tra Russia e Ucraina è al suo 42° giorno e non c’è alcun accordo di pace in vista; martedì il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato un trasferimento da 100 milioni di dollari di missili anticarro Javelin in Ucraina. Il trasferimento porta il computo dell’assistenza militare totale degli Stati Uniti all’Ucraina a quota 2,4 miliardi di dollari.
Inoltre, alcuni report indicano che gli Stati Uniti e l’Europa starebbero lavorando a nuove sanzioni contro la Russia in seguito alle notizie di uccisioni di massa di civili nella città ucraina di Bucha.
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