Il produttore cinese di veicoli elettrici Nio Inc (NYSE:NIO) potrebbe ridurre significativamente i costi di costruzione delle sue stazioni locali di scambio batterie qualora fosse in grado di sfruttare i sussidi annunciati dalla città cinese di Chongqing, come riferisce cnEVpost.
Cosa è successo: secondo il report, che cita un documento rilasciato dall’ufficio finanziario di Chongqing, la municipalità cinese concederà sussidi per una cifra massima di 500.000 yuan (78.000 dollari) per ogni stazione di scambio batterie costruita e messa in funzione in città.
Il report, inoltre, indica che i costruttori potranno fare domanda per i sussidi nel caso in cui il numero cumulativo annuale di stazioni di scambio batterie costruite e messe in servizio a Chongqing raggiungesse la quota di almeno 15 unità; cnEVpost, tuttavia, ha aggiunto di non avere la certezza sull’idoneità di Nio per la ricezione dei sussidi.
Da quanto emerso, il costo individuale di una stazione di scambio batterie di seconda generazione di Nio è pari a 1,5 milioni di yuan (236.850 dollari) – la metà del costo del prodotto di prima generazione dell’azienda – dunque i costi di costruzione delle stazioni di scambio si ridurrebbero nettamente per Nio se la società fosse in grado di avvalersi del sussidio della città di Chongqing, come osserva il report.
Il 9 maggio Nio ha costruito la sua prima stazione di scambio batterie di seconda generazione nella città cinese.
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Perché è importante: Nio si affida alle offerte di servizi per lasciare il segno sui clienti cinesi; l’azienda ha aperto la strada al concetto di battery-as-a-service che consente agli utenti di noleggiare una batteria invece di acquistarne una, contribuendo a ridurre i costi per i proprietari delle auto elettriche.
A gennaio di quest’anno Nio ha presentato la sua stazione di scambio batterie di seconda generazione in occasione del NIO Day che può ospitare 13 batterie e ha una capacità giornaliera massima di 312 sostituzioni. Nio mira ad avere 500 stazioni operative a livello nazionale entro la fine di quest’anno.
Tuttavia, l’analista di Ark Invest Sam Korus, in una nota all’inizio di maggio ha affermato che il sostegno del governo sotto forma di sussidi nuocerà alle ambizioni globali di Nio a lungo termine: secondo l’analista, gli aspetti economici associati alla sostituzione delle batterie porteranno a vincoli di progettazione e a una minore durata delle batterie.
Movimento dei prezzi: martedì le azioni Nio hanno chiuso in aumento di quasi l’1,2% a 34,19 dollari.
Foto per gentile concessione di Nio