Ogni settimana Benzinga conduce un sondaggio per scoprire cosa entusiasma o interessa maggiormente i trader, o le loro riflessioni quando gestiscono e costruiscono i loro portafogli personali.
Abbiamo intervistato un gruppo di oltre 300 investitori per stabilire quale titolo fra Oracle (NYSE:ORCL) e IBM (NYSE:IBM) crescerà maggiormente entro i prossimi cinque anni.
Circa il 56,2% dei trader e degli investitori sostiene che sarà Oracle il titolo che registrerà il maggior guadagno in termini percentuali entro il 2025.
Oracle contro IBM
I partecipanti al nostro sondaggio sul sentiment ci hanno spiegato perché credono che Oracle sovraperformerà IBM nei prossimi cinque anni.
Un intervistato crede che sarà Oracle a crescere di più, poiché ritiene che il “potenziale di crescita del software cloud e della gestione dei dati attraverso sistemi tradizionali e affidabili si dimostrerà un motore primario nella nuova economia digitale”.
“Oracle è un leader indiscusso nel settore digitale in termini di software aziendale e soluzioni IT; IBM è in calo, poiché molti lo vedono come un marchio datato, focalizzato più di ogni altra cosa come fornitore di sistemi hardware”, secondo l’utente.
A settembre le azioni di Oracle hanno riscontrato un rialzo dopo che il nostro team ha riferito che la società ha confermato un accordo con ByteDance, la società madre di TikTok, per diventare il “fornitore di tecnologia di fiducia” della società.
Il 43,8% degli intervistati ha invece affermato che sarà IBM a crescere maggiormente nei prossimi cinque anni.
Per vedere come si è comportato il titolo durante le ondate di crescita massiccia e l’adozione dei servizi Internet, abbiamo visto quanto varrebbe oggi un investimento di 1.000 dollari in IBM effettuato al culmine della bolla delle dot-com.
Questo studio è stato condotto da Benzinga nel novembre 2020 e include le risposte provenienti da una popolazione diversificata di adulti di età pari o superiore a 18 anni.
L’adesione al sondaggio è stata completamente volontaria, senza incentivi offerti ai potenziali intervistati. Lo studio riflette i risultati raccolti fra oltre 300 adulti.
Crediti foto: Raysonho, tramite WikimediaCommons