Botto, un artista che utilizza l’IA, ha generato con successo oltre 5 milioni di dollari attraverso le aste delle sue opere d’arte digitali a partire dal 2021. Questo risultato segna una pietra miliare significativa nell’intersezione tra tecnologia e arte.
Cosa è successo
Botto, un “artista autonomo decentralizzato”, sta facendo scalpore nel mondo dell’arte. Sviluppato dal collettivo software ElevenYellow e dall’artista tedesco Mario Klingemann, Botto crea immagini sulla base di suggerimenti algoritmici, inizialmente utilizzando parole e simboli casuali. Ogni settimana genera circa 70.000 immagini e ne presenta 350 alla community BottoDAO per la votazione, ha riferito lunedì la CNBC.
La BottoDAO, composta da circa 5.000 membri, seleziona settimanalmente un’immagine da vendere sulla piattaforma SuperRare NFT. La votazione è gratuita, ma l’acquisto di token Botto garantisce ulteriori punti di voto, aumentando l’influenza sulla produzione creativa di Botto. Metà del ricavato dell’asta viene diviso tra i votanti, mentre il resto finanzia le operazioni di Botto. In particolare, il valore di Botto è salito alle stelle: due prime immagini sono state aggiudicate per 276.000 dollari a una recente asta di Sotheby’s, nonostante i prezzi di riserva iniziali di 13.000-15.000 dollari.
Klingemann prevede che l’IA supererà presto la creatività umana nell’arte, con il successo di Botto che sfida le nozioni tradizionali di paternità e sottolinea la natura collaborativa della creazione artistica.
Perché è importante
L’ascesa dell’arte generata dall’IA ha suscitato un dibattito significativo all’interno della community dell’arte. A febbraio, una causa legale ha evidenziato la preoccupazione per l’uso non autorizzato di opere protette da copyright da parte di aziende che generano arte tramite IA, tra cui Midjourney e Stability IA. Questa battaglia legale sottolinea la necessità di una regolamentazione nello spazio dell’arte generata dall’IA, in rapida evoluzione.
Inoltre, gli artisti hanno adottato misure per proteggere le loro opere dall’uso non autorizzato dell’IA. Nel gennaio 2024 è stato introdotto uno strumento chiamato Nightshade, che utilizza il “data poisoning” per rendere le immagini protette da copyright irriproducibili dai generatori di immagini dell’IA. Questo sviluppo evidenzia la continua tensione tra innovazione tecnologica e integrità artistica.
Per ulteriori aggiornamenti su questo argomento, aggiungi Benzinga Italia ai tuoi preferiti oppure seguici sui nostri canali social: X e Facebook.
Ricevi informazioni esclusive sui movimenti di mercato 30 minuti prima degli altri trader
La prova gratuita di 14 giorni di Benzinga Pro, disponibile solo in inglese, ti permette di accedere ad informazioni esclusive per poter ricevere segnali di trading utilizzabili prima di milioni di altri trader. CLICCA QUI per iniziare la prova gratuita.