Per generazioni, il possesso di una casa è stato celebrato come una pietra miliare del sogno americano. Se credete ai consigli finanziari di innumerevoli esperti, è il luogo in cui mettete radici, crescete la vostra famiglia e investite nel vostro bene più importante.
Ma Robert Kiyosaki, autore di Rich Dad Poor Dad, ha un messaggio schietto: La casa non è il vostro bene. Anzi, non è nemmeno la vostra vera proprietà.
Come ha detto Kiyosaki in un post su Facebook del 2021:
“La vostra casa non è un vostro bene. La vostra casa non è mai stata di vostra proprietà, ma del governo. Pagherete loro la tassa di proprietà per sempre”.
È un’affermazione provocatoria, ma il ragionamento di Kiyosaki è questo: Se qualcosa vi costa costantemente invece di farvi entrare soldi in tasca, non è un bene.
Kiyosaki fa riferimento alle spese continue legate alla proprietà di una casa: rate del mutuo, riparazioni, manutenzione, utenze e, soprattutto, tasse di proprietà. Anche quando avete estinto il mutuo e siete in possesso del titolo di proprietà della vostra casa, non siete liberi di pagare. Le imposte sulla proprietà non spariscono.
Le imposte sulla proprietà sono imposte dai governi locali e sono calcolate in base al valore stimato della vostra casa. Queste tasse finanziano le scuole, le infrastrutture e i servizi di emergenza, ma sono una spesa perpetua. Se non le pagate, le conseguenze possono essere gravi. Il governo può imporre un vincolo sulla vostra proprietà e, in casi estremi, la vostra casa potrebbe addirittura essere sequestrata e venduta per recuperare il debito.
È qui che l’argomentazione di Kiyosaki colpisce più duramente. Anche se tecnicamente la casa è di vostra proprietà, la realtà è che il governo ha un diritto finanziario su di essa per sempre. Per molti, questa è una consapevolezza sconfortante.
Ad onor del vero, ci sono delle eccezioni. Alcuni Stati offrono agevolazioni o esenzioni fiscali per anziani, veterani o proprietari di case disabili. Altri hanno protezioni per le case di proprietà che limitano l’aumento delle imposte sugli immobili ogni anno. Ma per la maggior parte dei proprietari di casa, queste tasse rimangono una spesa significativa che dura tutta la vita.
Kiyosaki non scarta del tutto gli immobili, tutt’altro. Fa una netta distinzione tra le residenze primarie e gli immobili da investimento. A differenza della casa, gli immobili da investimento possono generare reddito attraverso l’affitto e al tempo stesso apprezzarsi, il che li rende veri e propri asset ai suoi occhi.
Questa prospettiva mette in discussione il concetto tradizionale secondo cui la proprietà di una casa è la pietra miliare della finanza. Molte persone acquistano una casa credendo di assicurarsi il futuro, ma Kiyosaki sostiene che, a meno che la casa non porti attivamente denaro in tasca, non è un investimento, bensì una passività.
Cosa significa questo per il modo in cui le persone vedono la proprietà di una casa? Cambia il modo di vedere il proprio acquisto più importante o rafforza il valore di possedere una casa nonostante i costi?
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