Oggi Mark Cuban vale miliardi, ma non è sempre stato così. Una volta Cuban era così al verde che non riusciva nemmeno a racimolare i 200 dollari necessari per aprire un conto corrente. Questo aneddoto personale è stato condiviso durante l’ultima puntata di Shark Tank, dove Cuban ha riflettuto sui suoi esordi mentre ascoltava la presentazione di Spare, una rete di bancomat virtuali rivolta ai non abbienti.
“Quando ero al verde e dormivo sul divano, non potevo aprire un conto corrente. Servivano 200 dollari”, ha spiegato Cuban, prima di impegnare 500.000 dollari nella startup.
Il viaggio di Cuban dal divano di casa allo status di miliardario è noto, ma i dettagli offrono una visione della grinta che ha alimentato la sua ascesa. Nato a Pittsburgh, Cuban è cresciuto in una famiglia di operai. Da adolescente ha avviato un’attività commerciale, rivendendo figurine di baseball, francobolli e monete. Ma non tutti credevano nel suo potenziale. “La gente pensava che sarei andato a lavorare in una fabbrica”, ha detto. “Mia madre voleva addirittura che imparassi a stendere i tappeti”.
Dopo essersi laureato all’Università dell’Indiana, Cuban arrivò a Dallas con soli 60 dollari in tasca. Condivideva un piccolo appartamento con altri cinque ragazzi, dormendo sul pavimento o sul divano e lavorando come barista per sbarcare il lunario. Anche i primi periodi di carriera di Cuban non sono andati bene: ha raccontato di aver lasciato o di essere stato licenziato da tre lavori di fila.
Ma poi ha trovato la sua strada nella tecnologia. “Quando ho iniziato a lavorare con i computer, mi sono reso conto che potevo stare ore senza nemmeno accorgermi del tempo che passava. È stato allora che ho capito di aver trovato qualcosa che amavo”, ha raccontato in una precedente puntata di Shark Tank. La passione tecnologica di Cuban lo ha portato a lanciare MicroSolutions, che ha venduto per 6 milioni di dollari nel 1990.
La grande occasione per Cuban è arrivata nel 1995, quando insieme a Todd Wagner ha lanciato Broadcast.com, un servizio di streaming online nato dal desiderio di ascoltare le partite degli Indiana Hoosiers dal Texas. Yahoo ha acquistato la società nel 1999 per 5,7 miliardi di dollari in azioni.
“Nessuno aveva grandi speranze per me”, riflette Cuban. “Ma io ero un cacciatore”. La sua storia, dalla lotta per aprire un conto in banca al diventare miliardario, dimostra quanto lontano possano arrivare la determinazione e un po’ di competenza tecnologica.
Quando si sente parlare di un miliardario che si è fatto da solo, di solito c’è un momento in cui ci si prepara al “Sorpresa!”. – la parte in cui un parente ricco arriva con un assegno sostanzioso. Dopo tutto, la vita reale di solito non prevede l’intervento di una fata madrina.
Ma nella storia di Cuban non c’è nessun colpo di scena, nessun benefattore segreto. La sua storia si legge come una vera e propria saga di arricchimento, in cui ogni dollaro è stato guadagnato con fatica. Non ci sono capitoli nascosti, né scorciatoie magiche: solo un lavoro incessante che si è trasformato in un patrimonio netto di 5 miliardi di dollari.
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