Patrick Harker, Presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia, in una recente dichiarazione ha suggerito che un taglio dei tassi di interesse nel 2024 sarebbe appropriato, sulla base delle attuali previsioni economiche. Questo annuncio rafforza la probabilità di mantenere alti i tassi di interesse.
Cosa è successo
Harker, intervenendo a un evento a Philadelphia, ha dichiarato che il recente report sull’indice dei prezzi al consumo di maggio, che ha mostrato una diminuzione dei prezzi al consumo, è stato “molto gradito”. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di ulteriori dati economici per confermare che l’inflazione è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2% della banca centrale, ha riportato Bloomberg.
“Se tutto ciò corrisponde alle previsioni, credo che un taglio dei tassi sia appropriato entro la fine dell’anno”, ha dichiarato Harker. “In effetti, vedo due tagli, o nessuno, per quest’anno come abbastanza possibili se i dati si rivelano in un modo o nell’altro. Quindi, ancora una volta, continueremo a dipendere dai dati”.
Harker, che non ha diritto di voto sulle decisioni di politica monetaria di quest’anno, ritiene che l’attuale tasso di policy, rimasto invariato per quasi 11 mesi, continuerà a gestire efficacemente l’inflazione ancora per un po’.
Nonostante preveda un rallentamento della crescita economica, Harker prevede che questa rimarrà al di sopra del trend e che il tasso di disoccupazione aumenterà in modo modesto. Prevede inoltre un “lungo percorso di ritorno” verso l’obiettivo di inflazione della Fed.
Perché è importante
Neel Kashkari, Presidente della Federal Reserve di Minneapolis, ha fatto eco a sentimenti simili nella giornata di domenica, suggerendo che un singolo taglio dei tassi entro la fine dell’anno è una “previsione ragionevole”. Intervenendo a “Face the Nation” della CBS, Kashkari ha sottolineato la necessità di ulteriori prove per garantire che l’inflazione sia su una traiettoria discendente verso l’obiettivo del 2%.
La Fed ha mantenuto il suo tasso di riferimento nell’intervallo 5,25%-5,50% dal luglio 2023 per contrastare le pressioni inflazionistiche.
La scorsa settimana, Goldman Sachs ha riaffermato la sua previsione di due tagli dei tassi di interesse nel 2024, a partire da settembre, nonostante il dot plot di giugno della Fed abbia presentato una “sorpresa da falco” con una proiezione mediana di un solo taglio nel 2024. David Mericle, economista di Goldman Sachs, ha sottolineato che Jerome Powell ha notato i progressi cumulativi dell’inflazione, che è scesa da un picco del 7% al 2,7%.
Il report sull’inflazione di maggio, pubblicato il 12 giugno, ha mostrato un aumento dei prezzi al consumo più contenuto del previsto, aumentando la fiducia nella capacità della Fed di riportare la variazione annuale dell’indice dei prezzi verso l’obiettivo del 2%. Il tasso di inflazione principale è sceso al 3,3% su base annua nel mese di maggio 2024, rispetto al precedente e previsto 3,4%. La lettura mensile piatta del paniere complessivo dell’Indice dei prezzi al consumo è particolarmente incoraggiante.
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