Lunedì la sterlina inglese è scesa a un minimo storico contro il dollaro, toccando quota 1,0327 durante gli scambi mattutini prima di recuperare il livello di 1,05 dollari.
Cosa è successo
Investitori e commercianti si sono spaventati quando il Cancelliere dello Scacchiere britannico Kwasi Kwarteng ha annunciato la scorsa settimana il più grande pacchetto di tagli alle tasse degli ultimi 50 anni in quello che è stato soprannominato il “mini-budget”.
Kwarteng ha affermato che è necessario un grande cambiamento di direzione per stimolare la crescita economica. Tagliata l’imposta sul reddito e l’imposta sugli acquisti di case, il cancelliere ha poi annunciato lo stop all’aumento pianificato delle tasse sulle imprese.
Quello che sembra aver danneggiato la sterlina è la decisione di Kwarteng di tagliare più tasse.
Kwarteng ha annunciato una riduzione dell’aliquota massima dell’imposta sul reddito dal 45% al 40%, il che significa che il Regno Unito avrà un’aliquota unica più alta da aprile.
“Siamo qui solo da 19 giorni. Voglio vedere, nel prossimo anno, quando le persone tratterranno una parte maggiore del loro reddito, perché credo che sarà il popolo britannico a guidare questa economia”, ha detto Kwarteng, secondo Bloomberg.
Perché è importante
Le tasse sono una delle principali fonti di reddito fiscale. In effetti, una riduzione delle tasse è importante per spingere la crescita, ma i trader e gli investitori sembrano non essere convinti dalle nuove politiche, principalmente per due motivi.
In primo luogo, un taglio così drastico delle tasse potrebbe portare a un ampio disavanzo fiscale. E c’è un doppio problema. Con il calo dei prezzi delle attività, aumentano anche i rendimenti delle obbligazioni o dei gilt britannici, il che significa che il governo dovrà sborsare più interessi per prendere in prestito fondi dal mercato e colmare il potenziale deficit.
Il crollo
La maggior parte del crollo della sterlina è avvenuto lunedì in circa 20 minuti, ha riferito Bloomberg, sottolineando che è stato il più grande crollo infragiornaliero da marzo 2020. I mercati delle opzioni indicano che le probabilità per la sterlina di scendere alla parità con il dollaro quest’anno sono salite al 63%, afferma il rapporto.
Il punto di vista dell’esperto
“Considerando le riserve valutarie relativamente basse e il fantasma del passato (mercoledì nero), la BoE potrebbe essere riluttante a intervenire sui mercati valutari. Sarebbe una mossa disperata e incoraggerebbe ulteriormente gli speculatori. È più probabile un aumento dei tassi fuori norma”, ha affermato IFA Global Research in una nota.
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