Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti è aumentato a un ritmo annualizzato dell’1,1% nel primo trimestre del 2023, ben al di sotto delle aspettative degli analisti di una crescita del 2%, secondo le stime anticipate pubblicate giovedì dal Bureau of Economic Analysis.
I mercati sono rimasti volatili dopo la pubblicazione e gli investitori hanno cercato di prevedere come la Fed modificherà le sue politiche in risposta agli ultimi dati economici.
Cosa c’è da sapere
L’economia statunitense si è espansa a un tasso annualizzato dell’1,1% nel primo trimestre, al di sotto delle aspettative del mercato e in decelerazione rispetto al 2,6% del quarto trimestre del 2022.
“L’aumento del PIL reale riflette principalmente aumenti degli investimenti in scorte private, della spesa dei consumatori, degli investimenti fissi non residenziali, della spesa del governo federale e della spesa del governo statale e locale che sono stati in parte compensati dalla diminuzione degli investimenti fissi residenziali e delle esportazioni.
L’indice dei prezzi del PIL, che misura le variazioni dei prezzi dei beni e dei servizi prodotti, è aumentato del 3,8%, più delle previsioni del 3,7% ma leggermente al di sotto rispetto al 3,9% del quarto trimestre, dimostrando che sono continuate le pressioni sui prezzi nell’ultimo trimestre.
L’attuale PIL in dollari, noto anche come PIL nominale, è aumentato del 5,1% annui nel primo trimestre, corrispondenti a 327 miliardi di dollari, fino a un livello di 26.470 miliardi di dollari. Nel quarto trimestre è aumentato del 6,6% aggiungendo 414 miliardi di dollari.
Reazioni del mercato
Sul fronte dei tassi, prima della pubblicazione dei dati di giovedì, i mercati scontavano una probabilità del 75% di un rialzo di 25 punti base alla riunione del FOMC del 3 maggio e si aspettavano che i tassi rimanessero invariati a giugno con una probabilità del 60%, secondo lo strumento Fedwatch del CME Group.
Le aspettative di un rialzo dei tassi a maggio sono leggermente salite al 78% giovedì, mentre le probabilità di giugno sono rimaste invariate.
I futures sull’indice S&P 500 sono in ribasso dello 0,3%, indicando la possibilità di un’altra sessione volatile per l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY).
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