Nella giornata di martedì Pioneer Natural Resources Company (NYSE:PXD) ha confermato di aver accettato l’acquisizione dell’azienda rivale Parsley Energy Inc (NYSE:PE) attraverso una transazione interamente azionaria del valore di 4,5 miliardi di dollari; includendo il debito di Parsley, la transazione è stimata in 7,6 miliardi.
Cosa è successo: una volta concluso l’accordo, Pioneer avrà una partecipazione di controllo con una quota del 76%, mentre la parte restante verrà detenuta dagli attuali azionisti di Parsley.
Gli azionisti di Parsley avranno diritto a 0,1252 azioni ordinarie di Pioneer per ciascuna azione ordinaria di Parsley; Pioneer emetterà fino a 52 milioni di azioni, con un premio del 7,9% sul prezzo del titolo di lunedì.
Entrambe le società prevedono che l’intesa potrebbe portare a sinergie annuali del valore di 325 milioni di dollari; nel giro di dieci anni, la direzione di Pioneer stima un valore attuale di risparmio sui costi pari a 2 miliardi di dollari.
Le spese per interessi annuali potrebbero ridursi fino a 75 milioni di dollari, e anche altri indicatori finanziari, come il rendimento sul capitale, il flusso di cassa libero e gli utili per azione potrebbero assistere a una crescita graduale a partire dal 2021.
Scott Sheffield, presidente e amministratore delegato di Pioneer, ha commentato che la transazione darà vita ad “una società energetica indipendente senza pari grazie alla combinazione di due asset complementari e leader nel Bacino Permiano” e che consoliderà “la posizione di leadership di Pioneer nel settore energetico upstream”.
Oltre alle proprietà nel Bacino Permiano, Parsley possiede anche siti nei bacini del Midland e del Delaware.
Pioneer manterrà Goldman Sachs & Co. LLC (NYSE:GS) e Morgan Stanley & Co. LLC (NYSE:MS) in qualità di consulenti finanziari, mentre Credit Suisse Securities (USA) LLC (NYSE:CS) e Wells Fargo Securities, LLC (NYSE:WFC) rappresenteranno Parsley. Il closing dell’accordo dovrebbe arrivare nel primo trimestre del 2021.
Perché è importante: secondo il Wall Street Journal, la fusione proietterà Pioneer come uno dei maggiori produttori del Bacino Permiano, il primo giacimento petrolifero statunitense.
Il CEO di Pioneer ritiene che operare su scala costituirà la chiave per la sopravvivenza nel settore dello scisto, che è in fase di consolidamento; “la combinazione fra Parsley e Pioneer creerà un’organizzazione destinata a prosperare man mano che plasmiamo un nuovo e solido collegamento nella fascia inferiore della curva dei costi globali”, ha dichiarato in una nota Matt Galagher, amministratore delegato di Parsley ed ex dipendente di Pioneer.
Movimento dei prezzi: martedì le azioni Pioneer hanno perso il 4,04%, chiudendo a 83,53 dollari mentre il titolo Parsley è stato quotato a 10,62 dollari per azione, con un guadagno del 5,15%.
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