– La psoriasi colpisce il benessere emotivo generale dell’88% dei pazienti con psoriasi1. Inoltre, almeno il 20% dei pazienti con psoriasi ha pensato di togliersi la vita2
– Gli attuali criteri di valutazione utilizzati non riflettono il pieno impatto di questa malattia della pelle sulla vita quotidiana dei pazienti, e quasi il 50% ritiene che gli operatori sanitari non capiscano l’impatto della psoriasi sulla salute mentale
– Accanto alle manifestazioni cliniche, gli esperti ritengono che una valutazione globale del benessere del paziente sia essenziale e dovrebbe far parte della pratica clinica
– Almirall avvia l’innovativo studio POSITIVE, che per la prima volta valuta il miglioramento del benessere generale dei pazienti con psoriasi trattati con tildrakizumab in un contesto di “real life”
BARCELLONA, Spagna, 6 ottobre 2021 /PRNewswire/ — Almirall S.A. (BME: ALM), un’azienda biofarmaceutica internazionale dedicata alla salute della pelle, ha tenuto una sessione scientifica durante il 30° Congresso dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia (EADV) incentrata sulla necessità e l’importanza di prestare attenzione al benessere del paziente nella pratica clinica reale. Il simposio faceva parte della partecipazione di Almirall al congresso, al quale ha contribuito con 21 poster e quattro sessioni scientifiche.
La psoriasi è una delle malattie della pelle più comuni: colpisce il benessere emotivo generale dell’88% dei pazienti colpiti1 e almeno il 20% di loro ha pensato di togliersi la vita2. A questo proposito, secondo il World Psoriasis Happiness Report 2018, solo il 27% riferisce che il proprio medico ha parlato con loro della salute mentale. Inoltre, quasi il 50% dei pazienti con psoriasi ritiene che il proprio operatore sanitario non riesca a comprendere l’impatto della malattia sulla loro salute mentale.3
Nel simposio intitolato “Stiamo sprecando il nostro tempo cercando di raggiungere PASI100?”, i professori Piaserico (Italia) e Mrowietz (Germania), insieme all’esperto di comportamento e di benessere Prof. Quoidbach (Spagna), hanno affrontato le domande sulle reali esigenze e sul benessere dei pazienti con psoriasi. Gli esperti hanno sottolineato che, oltre a trattare le manifestazioni cliniche della malattia, nella pratica clinica si dovrebbe effettuare una valutazione globale e olistica del benessere del paziente. “Gli attuali criteri di valutazione, come il PASI o il DLQI, non catturano correttamente l’intero impatto della psoriasi sulla vita dei pazienti”, ha detto il Prof. Stefano Piaserico, professore associato dell’Università di Padova e direttore del Centro Regionale Psoriasi.
Il Prof. Quoidbach ha fornito alcuni consigli pratici che i dermatologi potrebbero applicare nella loro pratica clinica quotidiana come primo approccio per misurare l’impatto del trattamento sul benessere generale del paziente, ad esempio ponendo domande come “Come ti senti, ti senti bene, sei felice? I relatori hanno anche sottolineato quanto sia cruciale prendere in considerazione la gestione a lungo termine della psoriasi, poiché si tratta di una malattia cronica. Il professor Ulrich Mrowietz, direttore del Centro per la psoriasi dell’ospedale universitario Schleswig-Holstein, ha presentato il progetto dell’innovativo studio POSITIVE, che valuterà il miglioramento del benessere generale dei pazienti con psoriasi trattati con tildrakizumab3.
Fino ad ora, il benessere generale del paziente e l’approccio olistico della cura centrata sul paziente non sono mai stati misurati in un solido studio prospettico nella psoriasi. Per valutare il benessere dei pazienti, questo studio applicherà il WHO General Well-Being Index (WHO-5), un questionario ampiamente utilizzato per la valutazione del benessere psicologico soggettivo nei pazienti con varie condizioni croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari, il cancro e la depressione. Per la prima volta, il WHO-5 sarà usato come endpoint primario nei pazienti con psoriasi per catturare gli effetti del trattamento con tildrakizumab sul benessere del paziente in un contesto di vita reale. Inoltre, sarà valutata anche la risposta a lungo termine sulla soddisfazione del personale sanitario e sulla qualità di vita dei partner dei pazienti con psoriasi.
Tildrakizumab è stato scelto per questo studio come rappresentante della classe di biologici anti-IL-23, che bloccano la citochina chiave nella patogenesi della psoriasi a placche.
“Offrire ai pazienti soluzioni reali che migliorino la loro salute e il loro benessere è uno degli obiettivi principali di Almirall. Questo simposio ha esplorato quei risultati che contano davvero per i pazienti e che influenzano il loro benessere, nel contesto degli endpoint comunemente usati oggi. In un momento in cui terapie innovative sono disponibili per gli operatori sanitari, noi di Almirall crediamo che sia importante anche approfondire la nostra comprensione dei risultati che sono veramente significativi per i nostri pazienti”, dice Volker Koscielny, Chief Medical Officer di Almirall.
Informazioni sul tildrakizumab3
Tildrakizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che agisce sulla subunità p19 dell’interleuchina-23 (IL-23) e inibisce il rilascio di citochine e chemochine pro-infiammatorie con un impatto limitato sul resto del sistema immunitario. Il farmaco è indicato per il trattamento di adulti con psoriasi a placche da moderata a grave che sono candidati alla terapia sistemica.
Riferimenti
1 Armstrong AW, Schupp C, Wu J, et al. PLoS One. 2012;7(12):e52935; 2. National Psoriasis Foundation 2008 Survey Snapshot. Disponible en http://www.psoriasis.org/document.doc?id=193.; 3. Krueger G, Koo J, Lebwohl M, et al. Arch Dermatol. 2001;137(3):280-284.
2 Krueger G, Koo J, Lebwohi M, et al. Arch Dermatol. 2001;137(3):280-284
3 IlumetriI® (tildrakizumab) Summary of Product Characteristics.