Il Primo Ministro italiano Mario Draghi e il presidente ruandese Paul Kagame sottolineano la necessità di approcci più inclusivi, sostenibili e olistici in vista del Vertice di settembre a New York
ROMA, 27 luglio 2021 /PRNewswire/ — Il Primo Ministro italiano Mario Draghi e il Presidente ruandese Paul Kagame hanno invitato i paesi a prendere impegni coraggiosi per trasformare i loro sistemi alimentari durante il discorso di apertura del Pre-Vertice dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite.
Facendo un parallelo tra la pandemia di COVID-19 e la malnutrizione, il Primo Ministro Draghi ha invitato i delegati, provenienti da più di 100 Paesi, ad impegnarsi per porre fine alla fame di 811 milioni di persone in un clima che cambia.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha aggiunto: “La pandemia, che ancora ci assale, ha evidenziato i legami tra disuguaglianza, povertà, cibo, malattie e il nostro pianeta”.
In questo contesto, il presidente Kagame ha annunciato una posizione comune per l’Africa, allineata con l’Agenda 2063 del continente e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. La posizione si basa su cinque azioni che includono politiche come i programmi di alimentazione scolastica, lo sviluppo del mercato e la finanza, così come il sostegno alle cooperative di agricoltori e l’espansione dei programmi di sicurezza sociale.
“Il cibo ci unisce tutti, come famiglie, come comunità, come culture e come umanità”, ha detto la Vice Segretaria Generale dell’ONU Amina Mohammed. “Ora usiamolo per unirci intorno all’urgenza e alle azioni necessarie per trasformare il nostro mondo entro il 2030”.
Nel suo discorso letto da Monsignor Paul Gallagher, Segretario per i rapporti con gli Stati, in Vaticano, Papa Francesco ha detto che soltanto eliminare la fame non è sufficiente, e ha esortato il mondo a impegnarsi a “progettare sistemi alimentari che proteggano la Terra e mantengano al centro la dignità della persona umana”.
A partire da più di un anno fa, il Vertice ha intrapreso un livello di impegno senza precedenti con più di 1.000 “Dialoghi” in 145 Paesi che hanno coinvolto decine di migliaia di persone in tutto il mondo.
Il risultato di questi dialoghi, definito “Il Vertice dei Popoli “, ha fornito ai governi nazionali il quadro più completo delle sfide interconnesse esistenti – fame e povertà, mezzi di sussistenza rurali, salute e disoccupazione giovanile – e delle nuove opportunità.
Riflettendo sui punti salienti del Dialogo nazionale dell’Uruguay, la vicepresidente Beatriz Argimón ha detto che è necessario “celebrare e valorizzare l’incredibile resilienza delle donne e il loro ruolo chiave per la trasformazione dei sistemi produttivi”.
Al vertice hanno avuto un ruolo centrale i rappresentanti dei giovani, dei popoli indigeni, degli agricoltori e delle donne. Tra questi Cherrie Atilano, Presidente dell’agroalimentare filippino AGREA, che ha detto: “Vogliamo che i giovani abbiano scelte alimentari migliori. I giovani hanno il potere di cambiarlo perché sono l’adesso, l’attuale e il presente”.
Peter Bakker, Presidente e amministratore delegato del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD – Consiglio Mondiale delle Imprese per lo Sviluppo Sostenibile) ha annunciato una dichiarazione da parte delle imprese che stabilisce l’aspirazione del settore privato verso sistemi alimentari equi, a impatto zero e positivi per la natura, che possano nutrire tutte le persone.