Le strutture degli edifici riportate alla luce al largo della costa della capitale degli Emirati Arabi Uniti dagli esperti del Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi spostano indietro di 500 anni la data di origine dei primi resti conosciuti negli EAU e nella regione circostante
Nuove testimonianze provenienti dall’isola di Ghagha indicano che le isole di Abu Dhabi furono un punto nevralgico per l’innovazione e l’insediamento umani nel periodo neolitico
ABU DHABI, Emirati Arabi Uniti, 17 febbraio 2022 /PRNewswire/ — Gli archeologi del Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi (DCT Abu Dhabi) hanno portato alla luce le prove dei primi edifici conosciuti negli Emirati Arabi Uniti e nella regione più ampia, risalenti a più di 8.500 anni fa: almeno 500 anni prima di quanto si pensasse.
La scoperta fatta sull’isola di Ghagha, a ovest della città di Abu Dhabi, ha rivelato la presenza di strutture in pietra che aggiungono un ulteriore pezzo all’avvincente storia degli Emirati Arabi Uniti.
Gli archeologi del DCT Abu Dhabi stanno conducendo analisi scientifiche sui manufatti da quando le strutture e gli oggetti di accompagnamento sono stati portati alla luce. La scoperta più straordinaria è stata rivelata dall’analisi del carbonio-14 eseguita sui frammenti di carbone, da cui emerge che le strutture hanno almeno 8.500 anni; la scoperta batte così il precedente record relativo alle prime strutture edificate conosciute negli Emirati Arabi Uniti, precedentemente scoperte sulla vicina isola di Marawah.
In precedenza si pensava che il catalizzatore degli insediamenti nella zona fossero le rotte commerciali marittime a lunga distanza, sviluppatesi nel periodo neolitico, ma le ultime scoperte dimostrano che gli insediamenti neolitici esistevano già prima dell’inizio dei commerci. Ciò significa che sono state le condizioni economiche e ambientali locali a portare all’origine della vita stanziale nel territorio degli odierni Emirati Arabi Uniti. Le isole, lungi dall’essere aride e inospitali, rappresentavano in un certo senso una “costa fertile”. Questa prova ricolloca le isole di Abu Dhabi nell’ambito della storia culturale dell’intera regione.
HE Mohamed Al Mubarak, presidente di DCT Abu Dhabi, ha dichiarato quanto segue: “Questi ritrovamenti archeologici hanno dimostrato che gli esseri umani si sono insediati qui e vi hanno costruito case ben 8.500 anni fa. Le scoperte sull’isola di Ghagha evidenziano come le caratteristiche di innovazione, sostenibilità e resilienza siano parte del DNA degli abitanti di questa regione da migliaia di anni. I ritrovamenti rafforzano l’apprezzamento della storia e le profonde connessioni culturali tra la gente degli Emirati Arabi Uniti e il mare. Ci ricordano inoltre che c’è ancora molto da scoprire in tutto l’Emirato di Abu Dhabi e che è di vitale importanza continuare a lavorare per scoprire, conservare e proteggere il nostro inestimabile patrimonio per le generazioni attuali e future, per imparare di più sul nostro passato ancestrale”.
Prima degli scavi di Ghagha, le prime strutture conosciute negli Emirati Arabi Uniti erano state rinvenute sull’isola di Marawah, sempre al largo di Abu Dhabi. Insieme a quella di Marawah, le nuove testimonianze di Ghagha indicano che le isole di Abu Dhabi rappresentavano un punto nevralgico dell’innovazione e dell’insediamento umani durante il neolitico, un’epoca di cambiamenti radicali in gran parte del mondo.
Le strutture scoperte sono semplici stanze circolari, dalle mura in pietra e conservate fino a quasi un metro di altezza. Le stanze costituivano probabilmente le abitazioni di una piccola comunità che potrebbe aver vissuto sull’isola per l’intero anno. Nelle stanze sono stati rinvenuti centinaia di manufatti, tra cui punte di freccia in pietra finemente lavorate che sarebbero state utilizzate per la caccia. È probabile che la comunità abbia utilizzato anche le ricche risorse del mare. Non è noto per quanto tempo sia esistito l’insediamento, ma anche una volta abbandonato rimase a quanto pare parte importante del paesaggio culturale della regione, dato che quasi 5.000 anni fa una persona fu sepolta tra le rovine delle strutture. Si tratta di una delle poche sepolture conosciute di questa epoca nelle isole di Abu Dhabi.
Le scoperte sull’isola Ghagha fanno parte del programma archeologico del DCT Abu Dhabi, in linea con il mandato dell’organizzazione di preservare, proteggere e promuovere la storia antica e il patrimonio culturale di Abu Dhabi. L’emirato contiene alcune delle attrazioni e dei reperti culturali e storici più preziosi e unici della regione e del mondo. Oltre alle scoperte delle isole di Ghagha e Marawah, queste attrazioni includono i resti di un antico monastero sull’isola di Sir Bani Yas, così come il Sito Culturale UNESCO di Al Ain, che comprendono una serie di oasi, monumenti storici, siti archeologici e aree naturali inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’organizzazione dal 2011.
I tesori archeologici di Abu Dhabi includono anche le Tracce Mioceniche (impronte di un branco di un’antica specie di elefante estinta) risalenti a 6-8 milioni di anni fa; un falaj di 3.000 anni fa ad Al Ain (che indica il primo utilizzo diffuso conosciuto di questa tecnologia di irrigazione nel mondo); utensili in pietra risalenti a più di 300.000 anni fa, rinvenuti nelle indagini intorno a Jebel Hafeet (che indicano che gli Emirati Arabi Uniti sono stati una via importante per la diffusione degli esseri umani in tutto il mondo) e una ben conservata fortezza dell’età del ferro risalente a 3.000 anni fa, scoperta durante gli scavi nel sito archeologico Hili 14 di Al Ain. Una serie di tombe della tarda epoca preislamica sono state trovate anche in diverse località di Al Ain.
Photo – https://mma.prnewswire.com/media/1746184/DCT_Abu_Dhabi_Ghagha_Island_1.jpg
Photo – https://mma.prnewswire.com/media/1746185/DCT_Abu_Dhabi_Ghagha_Island_2.jpg
Photo – https://mma.prnewswire.com/media/1746186/DCT_Abu_Dhabi_Ghagha_Island_3.jpg