– Il report mostra i progressi compiuti da Purina nei confronti degli impegni chiave, tra cui il lancio di oltre 30 nuovi prodotti, il sostegno all’adozione di più di 98 mila pet e il raggiungimento del traguardo del 94% per l’approvvigionamento della soia, a deforestazione zero
– Tra le tendenze: la domanda sempre crescente di proteine alternative, di prodotti personalizzati e di trasparenza degli ingredienti continuerà a crescere
– Tra le sfide emergenti: la scarsità di ingredienti e l’impatto ambientale dell’approvvigionamento e degli imballaggi
BARCELLONA, Spagna, 16 giugno 2021 /PRNewswire/ — Purina ha presentato oggi l’edizione 2020 del report Purina in Society (PinS) [disponibile qui], la terza release, che racchiude tutti i risultati e i progressi raggiunti rispetto ai 10 impegni dell’Azienda [link qui] che hanno l’obiettivo di migliorare la salute e il benessere dei pet, delle persone che li amano, delle comunità e del pianeta.
Il report Purina in Society 2020 – redatto in conformità alle linee guida per il reporting di sostenibilità conformi ai GRI Standard (2018/2020) – presenta in dettaglio il resoconto dei progressi compiuti e l’impatto delle iniziative di Purina, delle partnership e delle collaborazioni avviate per raggiungere gli obiettivi.
Negli ultimi due anni, grazie alle varie attività svolte, Purina ha:
- lanciato oltre 30 nuovi prodotti mirati al miglioramento della salute e del benessere dei pet
- raggiunto il 94% della soia a deforestazione zero e il 78% di imballaggi sono oggi progettati per essere riciclabili
- collaborato con vari partner all’educazione di oltre 1 milione di bambini al possesso responsabile dei pet
- sostenuto l’adozione di 98.731 pet
A seguito della presentazione del Pins Report a livello EMENA. Jeff Hamilton, CEO di Nestlé Purina PetCare Europe, Medio Oriente e Nord Africa, ha commentato: “Stiamo definendo nuovi ambiziosi obiettivi e rivedremo i nostri impegni per assicurarci di poter concretamente operare nel rispetto dei limiti del pianeta e di avere un impatto positivo sulle persone e sulla società in generale. Questo ci spingerà a un più importante e rapido progresso, a guidare il cambiamento sulle questioni sociali e a perseguire il nostro purpose: migliorare la vita dei pet e delle persone che li amano”.
Rimangono aree di lavoro in cui l’azienda si sta impegnando per raggiungere gli impegni presi, come ad esempio l’approvvigionamento responsabile degli ingredienti a base di pesce.
“In Purina, tutte le nostre azioni, da sempre, sono finalizzate a migliorare la vita dei pet e delle persone che li amano. Per tale ragione sono fiero dei progressi che continuiamo a fare, sin dal lancio dei nostri impegni nel 2016. Questa edizione del PinS Report è un’ulteriore dimostrazione dei nostri continui sforzi messi in campo e della collaborazione con partner e organizzazioni con cui condividiamo una visione strategica” – ha commentato Rafael Lopez, Regional Director di Purina Italia e Sud Europa. “Continueremo a lavorare insieme per creare un futuro migliore per i pet, il pianeta e le comunità in cui operiamo“.
Il Purina in Society Report 2020 evidenzia, inoltre, i cambiamenti che il settore nel suo complesso dovrà affrontare, dopo un anno in cui la pandemia da COVID-19 ha avuto un enorme impatto sulla vita dei pet, delle persone e delle aziende di tutto il mondo.
Basandosi su ricerca di mercato e oltre 100 interviste a esperti del settore, tra cui veterinari e media, Purina ha messo in evidenza le otto tendenze che plasmeranno il futuro del pet care, insieme alle sei sfide che questo settore dovrà affrontare.
LE 8 TENDENZE:
- L’aumento del possesso di pet – I più recenti dati, pubblicati da Euromonitor, hanno indicato un’accelerazione nell’adozione di pet in Europa, Medio Oriente e Nord Africa, rispetto al 2019, anno in cui popolazione di pet era pari a 3 milioni. Nel 2020, la popolazione totale è cresciuta toccando i 5,1 milioni di pet in tutta l’area, con una crescita del 70%.
- Il Future of work – i cambiamenti dovuti alla recente esigenza di poter lavorare da remoto hanno inevitabilmente modificato quello che sarà il futuro del lavoro[1].
- Il passaggio all’e-commerce – La crescita del settore e-commerce, causata anche dalle misure imposte dalla pandemia[2], è incrementata portando il segmento a toccare guadagni mai raggiunti prima.
- La crescente preferenza per ingredienti alternativi e proteine alternative – La diminuzione delle risorse naturali disponibili su scala globale impatta sulla necessità di ridurne il consumo oppure sulla ricerca di fonti alternative. Inoltre, poiché i cosiddetti “Millennial pet parents“, che appartengono alla Generazione Y, considerano i loro cani e gatti come membri della famiglia, è stato riscontrato come sempre più cani seguano diete flexitariane, con alimenti a base di proteine animali e vegetali[3].
- La costante richiesta di alimenti più naturali, guidata dalle crescenti preoccupazioni per la salute e il benessere degli animali[4].
- La crescente consapevolezza dell’impatto sociale del possesso di un pet: l’opportunità di influenzare positivamente la salute umana, l’istruzione e le comunità[5].
- Le soluzioni senza interruzione di continuità, basate e ottimizzate sull’intelligenza artificiale (IA), inclusa la nutrizione personalizzata – Le persone sono sempre alla ricerca di modi nuovi e intelligenti per la gestione delle proprie vite, attraverso la tecnologia digitale, che si basa sui Big Data, sull’IA e sull’intelligenza predittiva. Man mano che la tecnologia rende possibili esperienze migliori per i consumatori e offre loro nuovi servizi in vari ambiti delle loro vite cresce anche l’aspettativa per prodotti personalizzati, piacevoli e che non diano alcun tipo di problematica[6].
- Le nuove esigenze di trasparenza aziendale[7] – I consumatori vogliono essere in grado di valutare autonomamente l’impatto che le loro decisioni di acquisto hanno sull’ecosistema, inclusi gli impatti ambientali, il benessere degli animali nella catena del valore e la trasparenza degli ingredienti.
LE 6 SFIDE[8]:
- La resilienza della catena di approvvigionamento – Nel corso del 2020, le aziende produttrici hanno dovuto affrontare sfide senza precedenti, a causa della pandemia globale. Gli ostacoli alla salute della forza lavoro, l’approvvigionamento di materie prime e il commercio transfrontaliero hanno in alcuni casi inciso sulle scorte che potrebbero avere un impatto nel futuro prossimo.
- L’accesso limitato ai prodotti per la cura dei pet ad un prezzo accessibile a causa della disponibilità e dell’impatto della pandemia sui redditi.
- La scarsità degli ingredienti e la necessità di gestire la disponibilità di risorse limitate, pur mantenendosi entro i limiti per il rispetto del pianeta.
- L’impegno – già dichiarato da Nestlé – per il raggiungimento dell’azzeramento delle emissioni (“net zero“) e dei nuovi potenziali modelli di business.
- L’impatto ambientale dell’approvvigionamento e dell’imballaggio sulla salute del pianeta.
- La continua trasformazione dell’economia guidata dalla tecnologia e il modo in cui e produciamo il cibo per i pet.
Nel 2020, in piena fase di emergenza sanitaria, Purina non ha mai spesso di pensare alle comunità con azioni concrete. In particolare Purina Italia ha donato pasti ai gatti e cani ospitati nei rifugi ENPA e alle famiglie in difficoltà tramite la Croce Rossa Italiana, partecipando alla campagna #AltriEroiENPA e coprendo le spese di stalli e pensioni dei pet rimasti temporaneamente senza cure, insieme a LEIDAA.
Per maggiori informazioni, visitare il sito Purina.it [il report completo è disponibile qui] o consultare la Scheda informativa del Report Purina in Society allegata al presente comunicato stampa.
PURINA, l’azienda di riferimento del settore PetCare, è presente in tutti i segmenti del mercato con una gamma completa di alimenti per soddisfare le esigenze di alimentazione e benessere di cani e gatti, e offre servizi che contribuiscano a migliorare la relazione fra l’uomo e i pet. Si rivolge alla grande distribuzione (supermercati, ipermercati, negozi al dettaglio) e al canale specializzato (petshop, garden center, agrarie, brico, allevatori e veterinari) con un prestigioso portafoglio di brand: Gourmet, Friskies, Felix, presenti in entrambi i canali; Purina ONE presente solo nella grande distribuzione e PURINA PRO PLAN, PURINA PRO PLAN Veterinary Diets, Tonus e Cat Chow in esclusiva per il canale specializzato. In Italia è presente anche sul nuovo portale di vendita online Purinashop.it con tutti i suoi prodotti. Purina fa parte del Gruppo Nestlé, che in Italia opera oggi con diverse realtà: Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Nestlé Purina Petcare, Nespresso, Nestlé Nutrition e Nestlé Health Science, Nestlé Professional e CPW. Il Gruppo Nestlé è leader mondiale nel food & beverage con sede in più di 150 Paesi, e una gamma di oltre 10.000 prodotti frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo.
1. McKinsey Global Institute, What’s next for remote work: An analysis of 2,000 tasks, 800 jobs, and nine countries
23 novembre 2020: https://www.mckinsey.com/featured-insights/future-of-work/whats-next-for-remote-work-an-analysis-of-2000-tasks-800-jobs-and-nine-countries
2. Euromonitor, 2020
3. Kantar, 2021
4. Mintel, 2020
5. Purina, 2020, “The role of the pet-human bond: Review and summary of the evidence (2020)”
6. Kantar, 2021
7. Globescan Purina Stakeholder Research, 2020. E altre fonti come Kantar, novembre 2020: A purpose-led strategy will be essential for businesses following COVID-19
8. Globescan Purina Stakeholder Research, 2020