La super app di Elon Musk, precedentemente nota come Twitter e ora chiamata X, starebbe cercando un gigante dei dati finanziari per costruire un hub di trading all’interno di essa.
Cosa è successo
Semafor ha riferito, citando documenti e fonti che hanno familiarità con la questione, che X ha recentemente inviato richieste ai fornitori di dati finanziari, chiedendo proposte su contenuti finanziari e dati azionari in tempo reale.
Anche se non è chiaro se qualche azienda abbia presentato proposte, dato che il termine ultimo per la presentazione era la scorsa settimana.
Il report precisa che X non ha intenzione di fornire un compenso a queste aziende. Alle aziende è stato invece chiesto di indicare la somma di denaro che sarebbero disposte a investire nel progetto.
Anche se Musk ha dichiarato su X che “per quanto ne so, non si sta lavorando su questo progetto”.
No work is being done on this to the best of my knowledge
— Elon Musk (@elonmusk) August 3, 2023
Perché è importante
Gli investimenti in criptoasset sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni paesi dell’UE. Non c’è protezione per i consumatori. Possono essere applicate imposte sui profitti.
Non è la prima volta che si parla dell’idea di un hub di trading all’interno della piattaforma X. All’inizio di quest’anno, la piattaforma di social investing eToro ha annunciato l’intenzione di offrire servizi di trading per criptovalute e altri asset direttamente agli utenti di Twitter grazie a una partnership con la società.
Se X procederà con la realizzazione di un hub di trading in-app, potrebbe potenzialmente consentire agli utenti di negoziare criptovalute insieme ad altri asset. Data la predilezione di Musk per gli asset digitali, in particolare la moneta meme Dogecoin (CRYPTO:DOGE), e persino la possibilità di Bitcoin (CRYPTO:BTC) potrebbe essere un’aggiunta logica.
A luglio Musk ha ribattezzato Twitter con il nome di X, nell’ambito della sua visione più ampia di creare un’applicazione onnicomprensiva. La piattaforma rinnovata mira a offrire un’ampia gamma di servizi, tra cui pagamenti e giochi.