Non è “Il racconto di due città”, ma quest’anno si riscontra parecchia dicotomia nel settore energetico. Nonostante il rally del secondo trimestre, le azioni dei produttori tradizionali di combustibili fossili risultano infatti in grave ritardo rispetto al mercato energetico, mentre i produttori di energia alternativa registrano forti guadagni.
Cosa è successo Tra le stelle degli ETF sull’energia pulita, quest’anno c’è l’SPDR Kensho Clean Power ETF (NYSE:CNRG). Quest’anno il CNRG è aumentato di quasi l’11%, mentre l’indice S&P 500 è diminuito di quasi il 38%.
Il CNRG traccia l’indice S&P Kensho Clean Power, che fornisce esposizione a titoli di energia solare, eolica, geotermica e idroelettrica.
Perché è importante A sostenere la causa delle energie rinnovabili, in particolare solare ed eolico, c’è il fatto che questo gruppo di fonti energetiche sta rapidamente diventando più economico, rendendo dunque più facile la loro adozione rispetto ai rivali tradizionali, cioè petrolio e gas. Ad esempio, ad aprile e maggio, gli Stati Uniti hanno prodotto più energia rinnovabile che carbone.
“Si stima che quest’anno la produzione di energia solare ed eolica crescerà a ritmi significativi, e con la riapertura delle attività economiche un picco nelle attività industriali e nella domanda di energia probabilmente accelererà la tendenza alla ricerca di fonti di energia più economiche e rinnovabili”, ha affermato State Street in una nota recente. “In effetti, da giugno gli Stati Uniti sono sulla buona strada per produrre nel 2020, e per la prima volta in assoluto, più energia da rinnovabili che dal carbone”.
La produzione di energia è agli albori di uno passaggio sismico dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, una tendenza che fa ben sperare per la tesi a lungo termine del fondo CNRG.
“L’incredibile transizione a forme di approvvigionamento energetico più verdi ha avuto luogo, le imprese concentrate su forme più sostenibili di produzione energetica hanno sovraperformato il mercato più ampio su base annua (+10%), così come rispetto ai minimi del 23 marzo (+14%) e nel corso dell’ultimo anno (+26%). Inoltre, queste compagnie hanno sovraperformato le aziende energetiche tradizionali con margini ancora più ampi”, secondo quanto riferito da State Street
Cosa potrebbe succedere Domenica scorsa è arrivata la notizia secondo cui Berkshire Hathaway (NYSE:BRK-A) di Warren Buffett pagherà 10 miliardi di dollari, inclusi i debiti, per le attività di trasporto di gas naturale di Dominion Energy (NYSE:D).
Probabilmente la grande novità è che Dominion fermerà un suo progetto per un gasdotto, e che la vendita dei suoi asset a Berkshire segnala la volontà della stessa Dominion di trasformarsi in un’azienda dedita soltanto all’energia alternativa, concentrata negli ambiti della trasmissione di gas naturale, di energia solare ed eolica.
Insomma, quello tra Berkshire e Dominion è soltanto un affare, ma uno di quelli che sottolinea come il panorama energetico stia cambiando, e tale cambiamento dovrebbe essere gradito agli investitori di CNRG.